La Nato nel mondo tornato in guerra
La Spagna ospiterà un vertice Nato a Madrid il 29 e 30 giugno 2022, un anno che segna il 40° anniversario della sua adesione alla Nato. Il vertice si riunirà per discutere i problemi di sicurezza più urgenti di oggi e domani.
| Esteri
La Nato nel mondo tornato in guerra
La Spagna ospiterà un vertice Nato a Madrid il 29 e 30 giugno 2022, un anno che segna il 40° anniversario della sua adesione alla Nato. Il vertice si riunirà per discutere i problemi di sicurezza più urgenti di oggi e domani.
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La Nato nel mondo tornato in guerra
La Spagna ospiterà un vertice Nato a Madrid il 29 e 30 giugno 2022, un anno che segna il 40° anniversario della sua adesione alla Nato. Il vertice si riunirà per discutere i problemi di sicurezza più urgenti di oggi e domani.
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La Spagna ospiterà un vertice Nato a Madrid il 29 e 30 giugno 2022, un anno che segna il 40° anniversario della sua adesione alla Nato. Il vertice si riunirà per discutere i problemi di sicurezza più urgenti di oggi e domani.
Il 29 e il 30 giugno si terrà a Madrid il vertice Nato, un appuntamento storico (anche se a volte in passato questo termine è stato usato a vanvera) nel pieno della guerra russa in Ucraina. A connotare il carattere di eccezionalità geopolitica e strategica di questa due giorni, oltre ovviamente al conflitto in corso in Europa, vi sono diverse scelte da prendere e che sono destinate a mutare il risiko del mondo esistente prima dell’invasione russa. Il vertice di Madrid dovrà toglier via quel che resta del dopo Yalta, un equilibrio che l’espansionismo verso Occidente di Putin ha fatto saltare definitivamente.
Un primo aspetto che i Paesi Nato affronteranno sarà la necessità, dopo la guerra in Ucraina, di aumentare il numero delle truppe sul confine Est dell’Europa. Si parla di un incremento del 600%, con una rivisitazione delle modalità di inquadramento delle forze che riguarderà i vari settori militari: terra, mare, aria, spazio e cyber. Stando agli annunci fatti nelle settimane scorse da vari Paesi membri e considerata la scelta politica di rinforzare i confini orientali, i soldati a Est potrebbero salire dagli attuali 40mila a 600mila. Il lato Est europeo, quello che va dal Baltico al Mar Nero, è in questo momento una priorità per la strategia di difesa della Nato, ovviamente pronta a rimodulare le proprie scelte qualora in futuro la Russia non rappresentasse più un pericolo.
Il secondo tassello strategico che l’Alleanza dovrà affrontare è quello che riguarda la richiesta della Finlandia di entrare nella Nato, un desiderio condiviso anche dalla Svezia. Dopo la guerra di Putin a Kiev, per questi due Paesi scandinavi la neutralità non è più rassicurante. Qui il nodo riguarda la Turchia (membro Nato) che finora si è sempre opposta al loro ingresso utilizzando il tema dei curdi, ospitati soprattutto in Svezia. Ieri il presidente della Finlandia, Sauli Niinistö, in conferenza stampa da Helsinki con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, ha detto che sono stati fatti dei progressi: i negoziati con la Turchia sono aperti e c’è accordo nel continuarli, ragion per cui il vertice di Madrid sarà l’occasione per fare il tagliando sullo stato d’adesione della Finlandia.
Il terzo tema sarà quello dei costi da sostenere, poiché non ci si difende senza soldi. Al di là delle spese militari nazionali – ora sono pari ad almeno il 2% del Pil entro il 2024 (con i sei anni successivi, 2024-2030, ancora da stabilire) – c’è il budget comune per la Nato, che vale circa lo 0,2% del bilancio Difesa degli alleati. Il Comando vorrebbe raddoppiarlo.
L’urgenza di tutte queste decisioni è stata accelerata dall’invasione russa. Un conflitto che porterà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a intervenire in videoconferenza alla prima sessione del vertice Nato. «Il presidente – ha fatto sapere ieri Ihor Zhovkva, vice capo dell’ufficio di Zelensky – è stato invitato a parlare alla sessione inaugurale, alla quale parteciperanno tutti i trenta leader degli alleati della Nato». E anche questa è una diapositiva della storia. Che cambia.
Di Massimiliano Lenzi
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