Elon Musk torna sui suoi passi dopo lo scontro a distanza con Donald Trump. In un post pubblicato sui social, il fondatore di Tesla e SpaceX ha ammesso di “rammaricarsi per alcuni dei post” rivolti al presidente degli Stati Uniti. “Sono andati troppo oltre”, ha scritto Musk, riferendosi alle critiche aspre rivolte a Trump nei giorni scorsi.

Il dissidio era esploso dopo che il padre di Tesla aveva attaccato duramente il nuovo disegno di legge sulla spesa pubblica promosso dalla Casa Bianca. Il miliardario aveva definito la proposta legislativa “un disgustoso abominio” e aveva invitato a “punire politicamente” i parlamentari repubblicani che l’avevano sostenuta. La misura è considerata un pilastro della seconda amministrazione Trump e mira a rilanciare diversi settori strategici dell’economia americana. Le sue parole avevano alimentato un acceso dibattito online, generando migliaia di reazioni, tra sostegno e indignazione. La frattura appariva profonda, anche alla luce dei rapporti complessi e spesso ambigui tra i due personaggi pubblici: da una parte il presidente, simbolo di un populismo conservatore ancora radicato, dall’altra il tycoon della Silicon Valley, fautore di una visione ipertecnologica e libertaria, spesso ai margini dello stesso sistema politico, almeno fino alla fu alleanza con Trump.

Il tono conciliatorio usato oggi da Musk segna un cambio di rotta, forse dettato dalla consapevolezza dei possibili danni reputazionali ed economici di uno scontro frontale con il presidente in carica. Un passo indietro che, pur non cancellando le frizioni emerse, potrebbe riaprire uno spazio di confronto tra due figure centrali nel panorama politico-economico americano, ciascuna con una propria visione del futuro degli Stati Uniti.