Nuova Zelanda, in fumo il divieto di fumare
| Esteri
Nuova Zelanda: la nuova coalizione di governo, insediatasi due giorni fa con a capo Christopher Luxon, ha eliminato il primo “divieto generazionale” al fumo. E c’è grande polemica

Nuova Zelanda, in fumo il divieto di fumare
Nuova Zelanda: la nuova coalizione di governo, insediatasi due giorni fa con a capo Christopher Luxon, ha eliminato il primo “divieto generazionale” al fumo. E c’è grande polemica
| Esteri
Nuova Zelanda, in fumo il divieto di fumare
Nuova Zelanda: la nuova coalizione di governo, insediatasi due giorni fa con a capo Christopher Luxon, ha eliminato il primo “divieto generazionale” al fumo. E c’è grande polemica
| Esteri
AUTORE: Filippo Messina
Vietare a chiunque sia nato dopo il 2008 di fumare sigarette e altri prodotti a base di tabacco, limitare il numero di rivenditori di tabacco e ridurre il livello di nicotina nelle sigarette. Il tutto per rendere il fumo meno accessibile e far diventare il Paese “smoke free” entro il 2025.
Questo uno tra i principali obiettivi che si era posto in Nuova Zelanda il governo guidato da Jacinda Ardern, che nel 2022 aveva approvato la legge contro il fumo (in vigore dal 2024). Avrebbe dovuto (e potuto) essere una piccola grande rivoluzione.
Ma il governo è cambiato e a cambiare sono state anche le priorità.
Gli introiti derivanti dalle tasse sul fumo saranno utilizzati per finanziare il taglio delle imposte: la nuova coalizione di governo, insediatasi due giorni fa con a capo Christopher Luxon, ha eliminato il primo “divieto generazionale” al fumo dichiarando che la legge avrebbe inoltre incentivato lo sviluppo di un mercato nero del tabacco.
Il dietrofront è stato criticato da medici ed esperti di salute pubblica che l’hanno definito “scioccante”, una decisione “catastrofica” che costerà migliaia di vite.
I modelli statistici avevano previsto che, grazie all’entrata in vigore delle leggi antifumo, si sarebbero potuti evitare migliaia di decessi e il sistema sanitario avrebbe risparmiato miliardi di dollari.
Il bando al fumo è stato mandato in fumo. Così agli antipodi c’è chi tira un sospiro di sollievo (il che è un po’ comico, ammettiamolo) e chi già lo rimpiange.
di Filippo Messina
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Senza immigrati, Trump espelle la manodopera di cui l’America non può però fare a meno
22 Luglio 2025
Le politiche di Donald Trump sull’immigrazione rappresentano un ulteriore fattore di rischio per l…

Raid di Israele al centro di Gaza. La condanna di 28 Paesi, tra cui l’Italia. Ue: “Basta uccidere chi cerca cibo”. Guterres (Onu): “Orrore”
22 Luglio 2025
Raid di Israele al centro di Gaza. L’appello indirizzato al governo di Netanyahu, firmato da 28 Pa…

Gaza, l’Italia cambia tono: Tajani firma dichiarazione critica con altri 24 Stati
21 Luglio 2025
L’Italia ha firmato, insieme ad altri 24 Paesi, una dura dichiarazione congiunta che critica apert…

Obama arrestato nello Studio Ovale!!! Ma non è vero, Trump condivide un filmato falso realizzato con l’intelligenza artificiale – IL VIDEO
21 Luglio 2025
Barack Obama è stato arrestato mentre si trovava nello Studio Ovale!!! Questo quanto viene mostrat…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.