Teheran: “Inutili i colloqui con USA dopo attacco israeliano”. Telefonata Putin-Trump: “Escalation pericolosa, pronti a mediare”
Sale a 3 morti e circa 80 feriti il bilancio degli attacchi iraniani contro Israele. Araghchi, ministro Esteri iraniano, mette in guardia “sulle possibili conseguenze del sostegno ingiustificato e provocatorio degli Stati europei a Israele”. Cresce il rischio di attentati in Europa

Teheran: “Inutili i colloqui con USA dopo attacco israeliano”. Telefonata Putin-Trump: “Escalation pericolosa, pronti a mediare”
Sale a 3 morti e circa 80 feriti il bilancio degli attacchi iraniani contro Israele. Araghchi, ministro Esteri iraniano, mette in guardia “sulle possibili conseguenze del sostegno ingiustificato e provocatorio degli Stati europei a Israele”. Cresce il rischio di attentati in Europa
Teheran: “Inutili i colloqui con USA dopo attacco israeliano”. Telefonata Putin-Trump: “Escalation pericolosa, pronti a mediare”
Sale a 3 morti e circa 80 feriti il bilancio degli attacchi iraniani contro Israele. Araghchi, ministro Esteri iraniano, mette in guardia “sulle possibili conseguenze del sostegno ingiustificato e provocatorio degli Stati europei a Israele”. Cresce il rischio di attentati in Europa
Sale a tre morti e circa 80 feriti il bilancio degli attacchi iraniani contro Israele. A renderlo noto è il servizio medico d’emergenza israeliano (Magen David Adom). Durante la notte i media israeliani avevano riferito della morte di una donna di 60 anni, colpita nell’area di Tel Aviv, mentre i feriti erano una sessantina.
Pesantissimo il bilancio sul fronte iraniano, fonti ufficiali hanno dichiarato che i raid israeliani su obiettivi militari e nucleari hanno provocato 78 morti – 60 solo a Teheran, tra cui 20 bambini – e oltre 300 feriti.
Dopo gli attacchi iniziati ieri sera, gli scontri non si fermano. Questa mattina l’aeronautica militare israeliana ha abbattuto diversi droni lanciati contro il Paese. I velivoli senza pilota sono stati intercettarti dopo un allarme aero scattato alle 8.11 (le 7.11 italiane) nelle zone della Cisgiordania e del Mar Morto. Stando a quanto dichiarato dal comandante dell’Iaf (Aeronautica militare israeliana), Tomer Bar, in un comunicato dell’esercito (Idf) pubblicato su Telegram, per la prima volta dall’inizio della guerra, l’Iaf ha colpito alcuni schieramenti difensivi nell’area di Teheran. Quest’ultima ha anche dichiarato di essere pronta ad attaccare basi USA nella regione. Stando alle ultime informazioni dei media iraniani, due vice comandanti dello stato maggiore delle forze militari iraniane con il grado di generale sono stati uccisi nei raid di Israele.
“L’Iran risponderà all’attacco israeliano con ferma determinazione e decisione per difendere la propria sovranità e sicurezza nazionale”, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Dichiarazioni avvenute durante due conversazioni telefoniche separate, avute ieri, con i suoi omologhi di Francia, Gran Bretagna, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Australia, Cipro, India e Pakistan, nonché con il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Araghchi ha inoltre messo in guardia il ministro degli Esteri britannico David Lammy, sulle possibili conseguenze del sostegno “ingiustificato e provocatorio” degli Stati europei a Israele, sulla pace e la sicurezza regionale e internazionale. “L’Iran non accetterà le richieste di moderazione contro l’aggressione israeliana”, ha sottolineato Aranghchi. Secondo l’agenzia iraniana Isna, nei colloqui con il ministro degli Esteri francese Noel Barrot, il ministro degli Esteri iraniano ha inoltre dichiarato che “il sostegno di alcuni Paesi europei alla recente risoluzione contro il programma nucleare iraniano ha fornito il pretesto a Israele per colpire i siti nucleari iraniani”. Nel primo pomeriggio, Abbas Araghchi ha affermato che i colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti sarebbero “ingiustificabili” dopo gli attacchi israeliani contro il suo Paese. Dichiarazioni che lasciano intendere che i negoziati, previsti per domani in Oman, potrebbero non esserci.
Per questi motivi, cresce il rischio di attentati in Europa. I servizi di intelligence sono in stato d’allerta, a causa di una possibile risposta asimmetrica dell’Iran sul territorio europeo, accanto alla controffensiva diretta contro Israele. Un rischio oggi reale. L’Iran potrebbe rispondere tramite le cellule dormienti di Hezbollah all’estero, o attraverso la celebre unità 840 dei Guardiani della rivoluzione (IRGC). Gli attentati potrebbero essere indiscriminati, o mirati verso interessi israeliani o ebraici, come è già accaduto in passato anche fuori dall’Europa.
Nel tardo pomeriggio, il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump hanno avuto una conversazione telefonica. A riferirlo è l’agenzia russa Ria Novosti. Il presidente americano ha definito la situazione nella regione allarmante e nonostante l’escalation, i due leader non escludono un possibile ritorno alla fase negoziale del programma nucleare iraniano. Inoltre, il presidente russo si è offerto per svolgere un’opera di mediazione per una soluzione diplomatica della crisi. A dichiararlo è stato lo stesso consigliere presidenziale russo, Yuri Ushakov, citato dalla Tass. Sulla questione ucraina, invece, Vladimir Putin ha dichiarato di essere disponibile nel proseguire i negoziati con gli ucraini, come concordato, dopo il 22 giugno.
Di Claudia Burgio
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