Romania, l’europeista Nicusor Dan vince le elezioni presidenziali – IL VIDEO
Romania: l’europeista Nicusor Dan vince le elezioni presidenziali e batte il nazionalista Simion, erede politico di Georgescu
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Romania: l’europeista Nicusor Dan vince le elezioni presidenziali e batte il nazionalista Simion, erede politico di Georgescu
Romania, l’europeista Nicusor Dan vince le elezioni presidenziali – IL VIDEO
Romania: l’europeista Nicusor Dan vince le elezioni presidenziali e batte il nazionalista Simion, erede politico di Georgescu
ORE 22 – Il sindaco di Bucharest Niçusor Dan vince le elezioni presidenziali rumene. Il nuovo presidente si dice pronto a guidare il Paese in tempi difficili e rivendica la vittoria della società civile contro i tentativi di destabilizzazione straniera. Dan batte così il nazionalista Simion, erede politico di Georgescu.
ORE 20 – Pubblicati gli exit poll in Romania. Stando ai dati rilasciati dalle principali agenzie del Paese, Nicușor Dan è in testa con il 55%, il leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR) George Simion si attesta tra il 45 e il 46% delle preferenze.
È ancora presto per dichiarare chi, tra i due, sarà il nuovo presidente della Romania ma i risultati definitivi dovrebbero arrivare già in serata. Immediatamente dopo la pubblicazione degli exit poll, Dan ha dichiarato: «Questo voto dimostra che i romeni vogliono il dialogo, non l’odio. La nostra società ha mostrato una forza impressionante» avvertendo poi i giornalisti e gli elettori presenti che «Stanno per arrivare tempi economici difficili».
Poco dopo è arrivata la replica di Simion, il quale ha già iniziato a contestare i dati ufficiali – sostenendo di avere, dalla sua parte, almeno altri quattrocentomila voti non conteggiati – minacciando di presentare ricorso in caso di vittoria del candidato liberale.
Le dichiarazioni sono indicative del clima che si respira in Romania: i fatti di novembre – l’annullamento del primo turno delle presidenziali e la conseguente esclusione dalla corsa elettorale di Călin Georgescu, attualmente indagato per i suoi rapporti con i reduci del gruppo mercenario russo Wagner – hanno aggravato il già precario equilibrio politico del Paese. Il sostegno del sottobosco online filorusso (e di Alexandr Dugin) nei confronti di Simion ha portato in molti a chiederne l’esclusione da queste elezioni, esclusione che però sarebbe immotivata dal momento che non sono provate, al momento, ingerenze simili a quelle che hanno spianato la strada al semisconosciuto Georgescu.
Questo ha portato l’ultradestra a giocare la carta della persecuzione politica, radicalizzando ulteriormente l’elettorato di riferimento. D’altra parte, Dan si è ritrovato a condurre una campagna molto più pesante del previsto, cercando di riportare alle urne degli elettori estremamente delusi dall’attuale governo e più in generale dall’ala liberale ed europeista. In attesa dei risultati definitivi, l’unica certezza è che la Romania si trova all’inizio di un difficile periodo politico.
Di Antonio Pellegrino
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