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Trump

Trump e la via giudiziaria

Donald Trump è stato escluso dalle primarie in Colorado per l’assalto a Capitol Hill: lo scenario completo e dagli esiti incerti dell’America

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Trump e la via giudiziaria

Donald Trump è stato escluso dalle primarie in Colorado per l’assalto a Capitol Hill: lo scenario completo e dagli esiti incerti dell’America

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Donald Trump è stato escluso dalle primarie in Colorado per l’assalto a Capitol Hill: lo scenario completo e dagli esiti incerti dell’America

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Donald Trump è stato escluso dalle primarie in Colorado per l’assalto a Capitol Hill: lo scenario completo e dagli esiti incerti dell’America

Favorito assoluto nei sondaggi per le primarie repubblicane e anche nella corsa alla Casa Bianca, ma ‘unfit’, non idoneo a candidarsi in Colorado per l’esistenza di “prove sostanziali” che lo accreditano di colpevolezza nell’assalto a Capitol Hill.

Lo scenario è assai complicato e dagli esiti incerti: Donald Trump non potrà correre per le primarie repubblicane in Colorado (il Super Tuesday del 5 marzo). La Corte Suprema del Colorado lo ha escluso per il suo ruolo determinante nell’assalto al Campidoglio avvenuto nel gennaio del 2021.

E’ stato applicato il 114esimo emendamento della Costituzione americana, la sezione numero 3, su insurrezioni e rivolte, con quattro voti a favore e tre contrari (i giudici sono stati tutti eletti dal partito democratico): causa portata avanti da elettori del Colorado, sostenuti dall’associazione Citizens for Responsability and Ethics di Washington, il tycoon sconta così, forse in modo inatteso, la cambiale di Capitol Hill ed è il primo candidato presidenziale a non potersi candidare per questo tipo di emendamento che tiene lontano dalla contesa chi ha preso parte a una rivolta contro il governo americano. Questa decisione non gli impedisce di correre per le primarie Gop negli altri stati.

Ora, il Colorado è uno stato storicamente dalla parte dei democratici, sarebbe andato a Biden in ogni caso ma il punto centrale verte intorno alla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti: se confermerà il verdetto di quella del Colorado potrebbero poi esserci altre corti statali ad accodarsi alla storica decisione anti Trump. Ci sono stati casi promossi e poi bocciati in Minnesota e in Michigan ma si potrebbe procedere anche nel Wisconsin. La conferma però difficilmente arriverà perché i repubblicani hanno nominato sei dei nove giudici che siedono alla Corte Suprema. In ogni caso, la sentenza della corte del Colorado è sospesa sino al giorno precedente alle primarie.

Non ci sono stati commenti ufficiali dell’ex presidente americano, ma lo staff che cura la sua campagna elettorale ha definito la decisione della Corte Suprema del Colorado “completamente errata”, che presto ci sarà il ricorso e che, come riferisce il portavoce della campagna, Steven Cheung, c’è fiducia che la Corte Suprema si esprima a favore di Trump, che se davvero ne fosse escluso, potrebbe lanciare la corsa più incendiaria di sempre alla White House.

Intanto il candidato repubblicano Vivek Ramaswamy ha promesso di ritirarsi dalla corsa in Colorado qualora Trump non fosse riammesso alla contesa elettorale e ha invitato su X gli altri candidati per le primarie Gop a fare altrettanto, a partire dal governatore della Florida, Ron De Santis. E se in Colorado rischia di non potersi candidare, altrove Trump continua a far discutere.

A un evento elettorale nell’Iowa ha detto di non aver mai letto il Mein Kampf di Adolf Hitler e quindi di non citare quasi testualmente il dittatore tedesco quando afferma che gli immigrati clandestini stanno avvelenando e distruggendo il sangue dell’America.

di Nicola Sellitti

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