Trump già in campagna elettorale
Trump già in campagna elettorale
Trump già in campagna elettorale
Scrive Henry Kissinger nel suo ultimo libro “Leadership”: «Ogni società, qualunque sistema politico abbia, si trova eternamente in bilico tra un passato che rappresenta la sua memoria e una visione del futuro che ispira la sua evoluzione». Vale anche per la democrazia, un corpo vivo e il miglior sistema che abbiamo per tutelare le libertà.
La riflessione dell’ex segretario di Stato cade a fagiolo per quel che sta succedendo negli Stati Uniti in queste settimane. Dopo l’elezione al quindicesimo tentativo del repubblicano Kevin McCarthy a speaker della Camera, il Great Old Party (Gop) sembrava impaludato, stiracchiato tra il trumpismo e quelli che lo avversano. E invece ecco spuntar fuori alcune carte classificate ritrovate al presidente democratico Joe Biden fuori dalla Casa Bianca. Subito viene incaricato Robert Hur (che fu nominato da Donald Trump) come procuratore speciale per capirne di più mentre il “Washington Post” in un editoriale accusa il presidente in carica d’esser stato «irresponsabile» come Trump, attaccato per una vicenda simile. Con una differenza, aggiungiamo noi: mentre i trumpiani al loro leader paiono disposti a perdonare (quasi) tutto, gli elettori democratici potrebbero essere più intransigenti verso Biden.
Intanto Trump, approfittando dello scacco ai Democratici, si prepara ad aprire la sua campagna presidenziale (si voterà nel 2024) con un primo evento pubblico a fine gennaio in South Carolina. La battaglia (politica) sarà lunga.
Di Massimiliano Lenzi
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