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Wilders ritira il suo sostegno alla coalizione. Cade il governo in Olanda

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Geert Wilders, leader del Partito per la Libertà (PVV), ha deciso di ritirare il suo sostegno alla coalizione. Facendo, di conseguenza, cadere il governo in Olanda

Wilders

Wilders ritira il suo sostegno alla coalizione. Cade il governo in Olanda

Geert Wilders, leader del Partito per la Libertà (PVV), ha deciso di ritirare il suo sostegno alla coalizione. Facendo, di conseguenza, cadere il governo in Olanda

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Wilders ritira il suo sostegno alla coalizione. Cade il governo in Olanda

Geert Wilders, leader del Partito per la Libertà (PVV), ha deciso di ritirare il suo sostegno alla coalizione. Facendo, di conseguenza, cadere il governo in Olanda

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Nei giorni scorsi sembrava essere solo una – grandissima – minaccia. Ma ora si è trasformata in realtà: il sovranista di estrema destra Geert Wilders, leader del Partito per la Libertà (PVV), ha deciso di ritirare il suo sostegno alla coalizione. Facendo, di conseguenza, cadere il governo in Olanda.

Prima i rumors, poi la conferma ufficiale arriva dallo stesso Wilders, che sui social scrive:

“Nessuna firma per i nostri piani di asilo (riguardanti l’immigrazione, ndr.).

Nessuna modifica dell’Accordo sulle Linee Principali.

Il PVV lascia la coalizione”.

In particolare è infatti uno il tema che ha creato enormi dissapori fra Wilders e il resto della coalizione: l’immigrazione. Le politiche migratorie hanno portato a diversi scontri all’interno della coalizione di governo. Coalizione che – lo ricordiamo – è (o meglio, era) al potere da meno di un anno.

La stretta sull’immigrazione era uno dei principali presupposti su cui era nata la coalizione di governo in Olanda. E Wilders da tempo reclamava l’introduzione di una legge da lui definita “la più dura di sempre”. Wilders voleva, con tale legge, un vero e proprio smantellamento delle strutture di accoglienza. Ma non solo: anche un più veloce meccanismo di rimpatrio per i richiedenti asilo.

Il futuro del governo – guidato da Dick Schoof – era in realtà già molto in bilico. In particolare dopo una riunione straordinaria sulla migrazione che si è tenuta lunedì sera e a cui hanno partecipato i leader della coalizione.

Wilders, nelle elezioni del 2023, aveva conquistato la maggioranza relativa in parlamento. Il suo partito aveva conquistato in totale 37 seggi (25 i socialisti e 24 i conservatori). A spingere i consensi di Wilders erano state soprattutto le sue posizioni su migranti e politiche europee. 

Il ritiro di Wilders apre ora un periodo di grande incertezza politica in Olanda (e non solo).

di Filippo Messina

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