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Mercati, reazione alla guerra e inflazione

E’ trascorso un mese dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la diplomazia non è ancora riuscita a garantire il cessate il fuoco. Analizziamo con attenzione l’andamento dei mercati.
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Mercati, reazione alla guerra e inflazione

E’ trascorso un mese dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la diplomazia non è ancora riuscita a garantire il cessate il fuoco. Analizziamo con attenzione l’andamento dei mercati.
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Mercati, reazione alla guerra e inflazione

E’ trascorso un mese dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la diplomazia non è ancora riuscita a garantire il cessate il fuoco. Analizziamo con attenzione l’andamento dei mercati.
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E’ trascorso un mese dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la diplomazia non è ancora riuscita a garantire il cessate il fuoco. Analizziamo con attenzione l’andamento dei mercati.
E’ trascorso un mese dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la diplomazia non è ancora riuscita a garantire il cessate il fuoco, la settimana inizia con l’Ucraina che rigetta l’ultimatum Russo a deporre le armi nell’assediata Mariupol. Le dichiarazioni delle Banche Centrali, il G7, l’andamento della curva Americana, le stime di crescita in via di revisione e l’andamento delle contrattazioni delle materie prime, catalizzeranno l’attenzione dei mercati durante l’arco delle cinque sessioni.  L’inflazione è tornata ad essere al centro dei pensieri degli operatori, Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea (BCE) ribadisce durante una conferenza all’Institut Montaigne a Parigi lunedì, che l’Europa non sta fronteggiando uno scenario di “stagflazione”, quel fenomeno che unisce una crescente incidenza dei prezzi di beni e servizi (inflazione) all’assenza di crescita economica (stagnazione). Il mercato non sembra essere d’accordo, si osserva un diffuso “sell-off” dei debiti sovrani: il T-note a 2 anni Americano più sensibile ai cambi di rotta della Federal Reserve (FED), supera il 2% di rendimento, mai cosi alto dal 2019. MTS osserva un buon volume di scambi, in maggioranza vendite, il BOT 14/10/22 12M con rendimento medio -0.580% chiude poco sotto I 900 milioni di euro negoziati. In serata Powell, Presidente della Fed, ha sostenuto un possibile rialzo dei tassi di mezzo punto (50 punti base) se necessario, il mercato ha metabolizzato la posizione della Fed facendo alzare I rendimenti dei titoli governativi americani, lo spread tra I rendimenti dei titoli americani a scadenza quinquennale e quelli a scadenza trentennale, non era cosi stretto dal 2007.  Martedì è ancora la curva americana ad attirare l’attenzione, con 73 punti base di incremento sulla scadenza biennale nell’ultimo mese, si osserva il balzo più incisivo dal 2004 (con altri 2 punti base si raggiungerebbe il 1989); la spiegazione risiede nella sensibilità della parte breve della curva al cambiamento di politica economica della banca centrale. Ciò ha comportato un restringimento tra I rendimenti di scadenze diverse e un conseguente appiattimento della curva. Resta elevate l’attenzione sulle materie prime, l’ipotesi di bando del petrolio rusoo dell’Unione Europea, di cui si discuterà durante il G7 questa settimana, ha significato un aumento della volatilità del prezzo del barile, con forbici di più di 5 dollari all’interno della stessa seduta. MTS registra un aumento del rendimento del BTP decennale benchmark che rompe quota 2.04% portando lo spread con il Bund Tedesco a 148 punti base.  Complici I rincari energetici mercoledì si assiste all’ennesimo rialzo dell’indice di inflazione britannico anno su anno, +6.2% per febbraio 2022, l’aumento più elevato degli ultimi 30 anni. Ricca di spunti il Bloomberg Italy Capital Markets Forum che si è tenuto a Milano, Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, inizia la sua analisi parlando dell’aumento del prezzo del gas che da inizio 2020 è aumentato di circa 10 volte mentre nello stesso spazio temporale gli Stati Uniti hanno registrato un incremento solo di 2 volte, collegando tale differenza alla maggiore dipendenza dalla Russia per I paesi dell’Unione. L’incertezza a breve termine comporta l’esercizio dell’opzionalità da parte della poltica monetaria della BCE prosegue il Governatore, smentendo contesualmente la riduzione dei bilanci della BCE, allo studio il reinvestimento delle risorse del programma APP quando sarà concluso. Il Ministro dell’economia Franco, anticipa la futura revisione al ribasso della crescita economica Italiana da parte della Commissione Europea, I dati correnti prevedono +4.1% per il 2022, conclude evidenziando l’importanze che il PNRR avrà per il paese in un contesto del genere. Durante il pomeriggio giungono le dichiarazioni del Presidente Russo Putin che annuncia di accettare solo pagamenti in rubli per le esportazoni di Gas.  Giovedì vengono pubblicati I dati degli indici PMI (Purchasing Managers Index) Composito, manifatturiero e dei servizi, in Europa quello composito per il mese di marzo si attesta a 54.5 punti base in calo rispetto a febbraio ma sopra le previsioni 53.5 punit base anche negli USA il trend è ai massimi da 6 mesi, +58.5 punti base il manifatturiero dai 57.3 di febbraio; tali indici vengono letti come parametro di salute dell’industria e vengono utilizzati per creare stime di crescita. Le richieste nuove di disoccupazione negli Stati Uniti sono a quota 187 mila in diminuzione di 28 mila unità. La curva Italiana, come nelle altre sedute della settimana, lascia sul terreno qualche centiesimo di rendimento, le vendite sorpassano gli acquisti, notiamo il BTPS 0.600 15/06/23che sfiora I 750 milioni di euro di volumi su MTS.  Ancora in espansione il rendimento del btp decennale venerdì, in chiusura a +2.08%, il differenziale con l’omologo Tedesco è a 151 punti base. Dalla Russia giunge la provocazione di accettare il Bitcoin come mezzo di pagamento per il Gas, il Bitcoin raggiunge 45 mila dollari. Milano chiude in positivo a +0.64%. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annuncia l’impegno degli Stati Uniti nella fornitura di 15 miliardi di metri cubi di gas naturale per l’anno in corso, ponendo le basi per un accordo di lungo periodo.    di Ciro Pietroluongo, Direttore Generale MTS  

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