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Vodka, virus e i dati ingannevoli

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Recita il detto: “le bugie hanno le gambe corte”. Nella trappola della menzogna è caduta la Russia con un’epidemia che galoppa dopo aver sottovalutato il virus ed i vaccini occidentali.

Virus in Russia

Vodka, virus e i dati ingannevoli

Recita il detto: “le bugie hanno le gambe corte”. Nella trappola della menzogna è caduta la Russia con un’epidemia che galoppa dopo aver sottovalutato il virus ed i vaccini occidentali.

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Vodka, virus e i dati ingannevoli

Recita il detto: “le bugie hanno le gambe corte”. Nella trappola della menzogna è caduta la Russia con un’epidemia che galoppa dopo aver sottovalutato il virus ed i vaccini occidentali.

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Joseph Goebbels, spin doctor di Hitler, diceva che anche le bugie più grosse, se presentate in maniera convincente, ripetute continuamente e in assenza di contraddittorio, vengono prese come verità dal popolo. Morì suicida, avvelenando anche moglie e figli, ma riuscì a convincere i tedeschi, fino alla sconfitta, che stavano vincendo la guerra. Dalle parti nostre, tuttavia, la saggezza popolare afferma più banalmente che le bugie hanno le gambe corte. E ora sembra che a essere inciampata sia la Russia di Putin. Secondo il “Financial Times”, le fonti statistiche ufficiali russe indicano come la “mortalità in eccesso” registrata nel Paese tra marzo 2020 e settembre 2021 sia stata di 753mila decessi, oltre il triplo delle morti ufficialmente attribuite al Covid-19. Vedendo cifre ufficiali meno drammatiche di quelle reali, i russi si sono probabilmente convinti che la situazione non fosse molto grave dalle loro parti, forse perché sono più resistenti per natura degli occidentali ‘decadenti’. La propaganda russa, peraltro, è tornata a presentare ogni giorno l’Occidente come il perfido nemico, a fare il tifo apertamente per ‘sovranisti’ e no-vaxer nostrani, a mettere in dubbio la qualità delle medicine occidentali. Il risultato è che molti russi, resi scettici dalla lunga e tragica esperienza comunista circa l’affidabilità del proprio governo, sono arrivati alla apparentemente logica conclusione che il Covid è poco letale, che i vaccini occidentali (non disponibili in Russia) hanno dubbia efficacia e che, di conseguenza, il loro Sputnik deve essere ancora peggio. Risultato: solo un terzo della popolazione si è vaccinata e l’epidemia galoppa a Mosca. Si registrano oggi, ufficialmente, oltre mille morti per Covid al giorno, il triplo dei decessi quotidiani dichiarati un anno fa. Pare che Putin sia seriamente preoccupato e che abbia dato indicazioni di non manipolare più le statistiche reali. Forse adesso gli spin doctor dell’emittente televisiva “RT” manderanno in onda report da Sofia e Bucarest, per sottolineare come anche nei Paesi dell’Est passati all’Unione europea l’epidemia stia tornando a esplodere, ‘informando’ inoltre che anche la liberalissima Olanda è costretta ora a introdurre misure restrittive. La banale verità è che affrontare un virus letale con la menzogna è un atto di estremo masochismo, che inevitabilmente si ritorce contro chi ne fa cinicamente uso.  

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