app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Umberto Eco

Gli scherzi seri di Umberto Eco

Umberto Eco sapeva essere leggero anche quando era pesante. Con i suoi lavori ha insegnato che bisognerebbe studiare la storia del pensiero con la stessa serietà giocosa di chi gioca a pallone
|

Gli scherzi seri di Umberto Eco

Umberto Eco sapeva essere leggero anche quando era pesante. Con i suoi lavori ha insegnato che bisognerebbe studiare la storia del pensiero con la stessa serietà giocosa di chi gioca a pallone
|

Gli scherzi seri di Umberto Eco

Umberto Eco sapeva essere leggero anche quando era pesante. Con i suoi lavori ha insegnato che bisognerebbe studiare la storia del pensiero con la stessa serietà giocosa di chi gioca a pallone
|
|
Umberto Eco sapeva essere leggero anche quando era pesante. Con i suoi lavori ha insegnato che bisognerebbe studiare la storia del pensiero con la stessa serietà giocosa di chi gioca a pallone
Umberto Eco era un mattacchione. Quando non aveva nulla da fare scriveva la storia della filosofia disegnando vignette. Ne ricordo alcune a memoria, anche se ora La nave di Teseo, che pubblica l’opera omnia del grande studioso che si fece romanziere, ha riproposto anche quel “Filosofi in libertà” dove si trovano vignette, disegni, battute, filastrocche che dovrebbero fare la felicità di ogni liceale che si rispetti. La vignetta che mi piaceva più di tutte è quella su Nietzsche: il filosofo dello Zarathustra va alla stazione e chiede «Un biglietto di andata ed eterno ritorno». Si scherza? Certo, ma seriamente. Lo diceva lo stesso Eco: «Sia di monito per le generazioni a venire: scherzare, sì, ma seriamente». Perché, in fondo in fondo, al mondo non c’è più nulla di serio dello scherzo o del gioco o dell’ironia. Cosa diceva, ad esempio, Gadamer in un capolavoro come “Verità e metodo” (Bompiani)? «Chi non prende sul serio il gioco è un guastafeste». La stessa serietà giocosa, come se stessi giocando a pallone, bisognerebbe avere, sentire, avvertire, coltivare dentro di sé nello studio della storia del pensiero. In particolare, la filosofia greca – che «è nata grande» diceva Heidegger, e per una volta si può essere d’accordo con il più noto tra i sacerdoti dell’Essere – sembra fatta apposta per essere raccontata e spiegata con disegni, miti, aforismi. Lo dovette capire lo stesso Zenone, discepolo del “venerando e terribile” Parmenide, quando per dimostrare che il movimento è solo un’illusione ma nella realtà non esiste se ne uscì con i suoi famosi paradossi, con Achille, la tartaruga e la gara podistica più pazza della storia. Non ci vuole molto a capire che Eco con le sue vignette riecheggiò proprio la paradossale dialettica di Zenone. Se poi il lettore volesse passare dalla leggerezza delle vignette al tomo di 1.050 pagine intitolato “Sull’arte” e che raccoglie gran parte degli scritti di Eco sul tema estetico avrà una bella sorpresa: Eco sapeva essere leggero anche quando era pesante. Nelle ultime pagine di questo trattato involontario di estetica – curato da Vincenzo Trione – scrive che a volte sente di essere niente di meno che la Gioconda di Leonardo. Non Leonardo, ma proprio lei: la Monna Lisa più famosa del mondo. Perché, forse, solo sentendosi direttamente un’opera d’arte si riuscirebbe a dire qualcosa di sensato sull’arte. Vero? Chissà. Perché su tutto il pensiero di Eco grava l’ultimo rigo de “Il nome della rosa”: stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus. Se abbiamo solo nudi nomi nulla ha senso, compreso il senso della nudità dei nomi e non ci resta che un biglietto di “andata ed eterno ritorno”. Di Giancristiano Desiderio 

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

STEM in Italia, il numero di laureate sfiora il 40%, ma c’è ancora troppo “gender gap” in Europa

26 Luglio 2024
I dati si riflettono anche sul mercato del lavoro: le donne occupano il 22% dei posti tecnologic…

40 anni fa la prima passeggiata spaziale di una donna

25 Luglio 2024
Svetlana Evgen’evna Savickaja ha solo 16 anni, un nome importante e un futuro ancora da scrivere…

Autori in Costa: dal 2 agosto ritorna la kermesse sarda con Daniele Capezzone

25 Luglio 2024
La kermesse culturale “Autori in Costa” de La Ragione ritorna anche quest’anno all’Hotel delle R…

Casa Italia pronta ad accogliere i Giochi Olimpici di Parigi2024, parla Beatrice Bertini

19 Luglio 2024
Casa Italia è un rifugio nonché eccellenza italiana nel mondo dei Giochi Olimpici. Ne parliamo c…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI