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NoAgency

NoAgency, l’agenzia liquida che trasforma le aziende in brand

Le parole di Elena Lucicesare e Vanessa Vidale, due dei quattro soci di NoAgency, agenzia di comunicazione liquida che si pone l’obiettivo di “trasformare le aziende in brand”
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NoAgency, l’agenzia liquida che trasforma le aziende in brand

Le parole di Elena Lucicesare e Vanessa Vidale, due dei quattro soci di NoAgency, agenzia di comunicazione liquida che si pone l’obiettivo di “trasformare le aziende in brand”
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NoAgency, l’agenzia liquida che trasforma le aziende in brand

Le parole di Elena Lucicesare e Vanessa Vidale, due dei quattro soci di NoAgency, agenzia di comunicazione liquida che si pone l’obiettivo di “trasformare le aziende in brand”
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Le parole di Elena Lucicesare e Vanessa Vidale, due dei quattro soci di NoAgency, agenzia di comunicazione liquida che si pone l’obiettivo di “trasformare le aziende in brand”
NoAgency (NoA) è un’agenzia liquida fondata da quattro sociElena Lucicesare, Vanessa Vidale, Valentina Maran e Luca Schiavoche si pone come principale obiettivotrasformare le aziende in brand”. Molti imprenditori si focalizzano solo sulla sostanza trascurando però l’importanza della forma, la percezione che la marca crea nel mercato. Essenziale è ilneuromarketing predittivosul quale NoAgency fonda il proprio metodo operativo. Inoltre, NoA si è aggiudicata la gara per la definizione della strategia di marketing digitale per le cinque scuole Plena Education da sviluppare per gli anni accademici 2023-2024/2024-2025. Ma non solo, ha anche vinto la gara per la direzione creativa della pubblicità progresso dedicata ai benefici del sonno, on air sulle principali reti televisive.   1 Innanzitutto se ci potete raccontare la storia di NoAgency e i vostri principali obiettivi. NoAgency è stata fondata da quattro soci (Elena Lucicesare, Vanessa Vidale, Valentina Maran e Luca Schiavo) con l’obiettivo di portare creatività di valore alle piccole e medie imprese italiane. La nostra agenzia si concentra sull’aiutare imprenditori e manager a sviluppare un’identità di marca distintiva e a posizionarsi in modo efficace nel loro mercato di riferimento così da poter ottenere maggiore visibilità all’interno di esso. Il nostro approccio si basa sulla trasformazione delle aziende in veri e propri brand, tanto che il nostro motto è “Trasformiamo le aziende in brand” perché cerchiamo di far svolgere all’interno dell’azienda un processo di sviluppo dell’identità di marca che parta dalla loro identità unica e che si trasformi in un brand vero e proprio e riconoscendo, di conseguenza, che il successo non dipende solo dalla qualità del prodotto o del servizio offerto ma anche dalla capacità intrinseca di comunicare un sistema di valori che crei una percezione positiva nei clienti e negli altri stakeholder che l’azienda ha. In Italia, l’attenzione è stata spesso concentrata sulla sostanza – grandi inventori, tecnicismi molto forti ecc… – cioè il prodotto o il servizio in sé: gli imprenditori che noi incontriamo sono sempre focalizzati sul prodotto o sul servizio che loro offrono e troppo spesso viene trascurata l’importanza della forma, ovvero la percezione che la marca crea nel mercato, elemento essenziale nella proposta di valore. Noi di NoAgency troviamo questi imprenditori che spesso hanno un prodotto veramente eccezionale ma che faticano a raccontarlo, faticano a creare intorno a esso un sistema di valori che possa essere percepito da un mercato che ha voglia di essere letto. Quindi noi aiutiamo gli imprenditori in questo senso, cercando di trasformare la loro azienda in un brand riconoscibile nel mercato. Ci proponiamo di emancipare l’imprenditore medio italiano sui principi del branding, sottolineando l’importanza di creare un valore autentico e riconoscibile agli occhi dei clienti, dei dipendenti e di tutti gli stakeholder che gravitano attorno all’azienda. In questo modo, NoAgency mira ad aiutare le imprese a diventare più competitive e adattarsi alle crescenti esigenze del pubblico, contribuendo così al loro successo nel mercato. La nostra esperienza di oltre 20 anni in agenzie di comunicazione internazionali ci ha fornito una solida base di conoscenze tecniche e creative, che ci permette di affrontare con successo sfide complesse in vari settori, dalla metalmeccanica ai cosmetici e ai farmaceutici. La nostra capacità di portare influenze e contaminazioni da settori apparentemente distanti è un approccio interessante, in quanto può portare a risultati sorprendenti e distintivi. Ad esempio, il caso in cui abbiamo trattato componenti per pompe idrauliche come se fossero gioielleria è un esempio di come la creatività e la comunicazione possano fare la differenza nel settore. L’aggiunta di soci più giovani, come Luca Schiavo (Kino), con il ruolo di New Trend Specialist, è una mossa per mantenere la nostra agenzia al passo con le ultime innovazioni, tendenze e cambiamenti nella comunicazione. La prospettiva di una generazione più giovane può portare nuove idee e approcci alla comunicazione, aiutandoci a raggiungere un target più ampio e a rimanere al passo con l’evoluzione del mercato. Questo mix di esperienza consolidata e freschezza creativa sembra essere un punto di forza fortemente apprezzato dai nostri clienti che affidano a noi la loro comunicazione. 2 NoAgency fonda il proprio metodo operativo sul cosiddetto “neuromarketing predittivo” e lo applica alle più avanzate piattaforme digitali. Che cos’è il “neuromarketing predittivo” e perché è importante? Il neuromarketing predittivo è una sotto disciplina del neuromarketing che combina tecniche di neuroscienza con modelli predittivi per prevedere le reazioni dei consumatori a determinate campagne pubblicitarie o stimoli dati da prodotti o altre attività di marketing. Possiamo dire che questo approccio cerca di capire e anticipare come i consumatori potrebbero rispondere a determinati stimoli di marketing basandosi sulla loro attività cerebrale e sulle conoscenze che abbiamo acquisito del funzionamento del cervello nel corso degli studi e di come, questo, anche statisticamente risponda agli stimoli. Conoscendone il suo funzionamento, andiamo ad attivare:
  • da una parte le conoscenze che abbiamo e quindi a metterle a terra sulla realizzazione degli elementi visivi e testuali degli annunci o delle campagne;
  • dall’altra testiamo le conoscenze con strumenti predittivi.
La neuroscienza ci ha rivelato come il cervello reagisce a determinati stimoli visivi, permettendoci di prevedere alcune reazioni umane di fronte alle immagini, come per esempio ai volti umani, da cui il cervello è attratto prediligendo i volti che guardano direttamente lo spettatore. Oppure l’utilizzo dei colori e come questi evochino diverse emozioni; ad esempio, il rosso può stimolare l’attenzione, mentre il blu e l’azzurro la calma. 3 Sul vostro sito vi definite “un’agenzia di comunicazione liquida” e si legge l’hashtag #BELIQUID, il vostro grido di battaglia. Di cosa si tratta? Possiamo dire che è un po’ il nostro approccio. L’hashtag #BELIQUID e l’idea di essere un’agenzia di comunicazione fluida, liquida riflettono il nostro approccio flessibile e adattabile al cliente e al mondo della comunicazione. Per noi, la fluidità è un credo fondamentale e questo significa che non abbiamo una proposta rigida o standardizzata che offriamo ai nostri clienti. Al contrario, ci adattiamo alle esigenze specifiche di ciascuno di loro. In particolare, tendenzialmente andiamo a sviluppare e a formare un team di sviluppo che segue il cliente e – cosa molto importante – questo team di sviluppo non è mai lo stesso e si adatta anche attingendo alla nostra rete di freelance con cui collaboriamo in modo stabile e pluriennale che inseriamo nel team a seconda della specifica esigenza. Per esempio, se abbiamo un’azienda di beauty che ha bisogno di un social media manager, noi andiamo a pescare tale figura che abbia un’attenzione e un’expertise specifica sul beauty. Questo perché siamo consapevoli che, chiaramente, non siamo tuttologi ma proprio le relazioni che andiamo a instaurare, che abbiamo costruito negli anni (Elena e Vanessa fanno questo mestiere da più di 20 anni e si sono conosciute quando Elena lavorava in azienda e Vanessa era una dei suoi fornitori) e che continuiamo ancora oggi a costruire. Ci conosciamo da più di 20 anni e in tutti questi anni abbiamo sviluppato relazioni che ci hanno permesso di costruire una rete di freelance a cui affidare lo sviluppo, in team, del prodotto per il nostro cliente. Quindi quando lavoriamo con un cliente, costruiamo un team in base alle necessità reali e specifiche di quel cliente. In alcune situazioni, potremmo aggiungere risorse esterne, come freelance, che – come dicevamo – nel corso degli anni ci hanno aiutato a sviluppare strategie e prodotti di successo. Questo approccio ci consente di creare, di conseguenza, un team altamente adattabile che possa rispondere alle esigenze e alle sfide specifiche di ciascun cliente, settore o prodotto con diverse velocità e profondità, garantendo una comunicazione altamente personalizzata ed efficace. 4 Tra i nuovi progetti, NoAgency si è aggiudicata la gara per la definizione della strategia di marketing digitale per le cinque scuole Plena Education da sviluppare per gli anni accademici 2023-2024/2024-2025. Se ce ne potete parlare. Questo progetto di Plena Education è un’estensione della nostra collaborazione con Rome University of Fine Arts (RUFA): un’università – che dallo scorso anno è diventata parte di Plena Education – con cui abbiamo a che fare da qualche anno. Abbiamo iniziato a sviluppare per loro un progetto digitale che prevedeva la creazione di un ecosistema di advertising in linea con le strategie di posizionamento della scuola per raccogliere contatti di futuri studenti, di futuri talenti da iscrivere agli anni accademici futuri o ai corsi professionalizzanti. Siamo stati confermati, dopo una gara estenuante, per il nostro approccio al marketing digitale di dettaglio. Il nostro modello si concentra sull’attenzione ai dettagli tecnici e sul lavoro certosino nella creazione delle campagne di lead generation. Noi di NoAgency lavoriamo con le principali piattaforme di advertising come Meta (che include Facebook e Instagram), Google e TikTok, e integriamo i KPI (Key Performance Indicators) necessari per prendere decisioni informate sul futuro. Questo approccio mira a massimizzare l’efficacia delle nostre campagne di marketing digitale, contribuendo al successo delle scuole Plena Education nel reclutamento di studenti di talento per gli anni accademici a venire. Aiutiamo a intercettare i migliori futuri studenti e talenti che desiderano distinguersi in un mondo in continua evoluzione. Questo nostro approccio è certamente molto metodico. Noi ci definiamo scientifici nell’approccio al digitale. Non facciamo una “semplice” campagna, noi costruiamo un sistema di KPI che ci permette di valutare se la campagna sta funzionando oppure no. Quindi andiamo a dettagliare ogni specifica campagna in micro segmenti che ci consentono di capire cosa sta funzionando e cosa, invece, non sta andando per il verso giusto. Di conseguenza, con una serie di test e sperimentazioni successive – anche utilizzando il neuromarketing di cui abbiamo parlato in precedenza – andiamo a fare campagne di digital marketing. Per la scuola di cui parlavamo in precedenza, noi abbiamo fatto tutto ciò per due anni. Lo scorso anno c’è stata questa gara che ha aperto la possibilità di poter applicare il nostro modello di marketing digitale anche alle altre scuole del gruppo Plena Education. Ci siamo aggiudicati la gara e anche per quest’anno e per il prossimo anno andremo a sviluppare sempre un’attività di strategie di marketing digitale anche per le altre quattro scuole del gruppo: oltre alla già citata RUFA, la Scuola Politecnica di Design (SPD), Ciels Campus di mediazione linguistica di Padova, Brescia e Bologna, la Ferrari Fashion School (scuola di formazione sul fashion) e la Saint Louis College of Music (college di musica di Roma). Lo stesso approccio di marketing digitale lo applichiamo quindi a tutti gli ecosistemi digitali delle cinque scuole. 5 NoAgency ha anche vinto la gara per la direzione creativa della pubblicità progresso dedicata ai benefici del sonno che sarà online per tutta la stagione invernale 2023/2024 su reti Rai, Mediaset, Sky, Discovery, San Marino e con affissioni digitali nelle città di Milano e Roma. Ci potete anticipare qualcosa? Certo! La campagna Pubblicitaria Progresso (PP) e Federlegno è on air sulle principali reti televisive da luglio 2023 con oltre 600 passaggi all’attivo. Grazie al nostro coinvolgimento in UNA – Aziende della Comunicazione Unite come associati, siamo stati invitati a partecipare a questa gara – che poi ci è stata assegnata all’inizio di quest’anno – lo scorso gennaio. Lavorare su campagne per PP significa lavorare su messaggi di interesse sociale, promuovendo valori positivi, sensibilizzando il pubblico su questioni importanti riguardo i temi più disparati e tutto ciò ci offre l’opportunità di essere particolarmente creativi perché il messaggio deve essere efficace e toccare il cuore delle persone, spesso anche in modi non convenzionali e in questo possiamo dire di avere sempre un approccio “leggero” alle tematiche che di per sé hanno già un peso specifico importante. 6 Parliamo ora dell’Intelligenza Artificiale (IA) e dei cambiamenti in corso nel mondo della comunicazione. Secondo voi, cosa continuerà comunque a resistere della cosiddetta “comunicazione tradizionale” e cosa, invece, certamente cambierà? Intanto teniamo a precisare che l’Intelligenza Artificiale è uno strumento e come tale deve essere utilizzato. Vien da sé che ci sarà sempre una mente umana pensante che usufruirà di questo strumento; pertanto, le logiche del pensiero umano saranno sempre presenti e continueranno a esistere, permettendo però a chi utilizza tale strumento di focalizzarsi e potersi dedicare ad attività di sviluppo differenti rispetto all’operatività. Possiamo fare un esempio che ci riporta a tanti anni fa: all’inizio della comunicazione c’era esclusivamente il pubblicitario che disegnava e che quando doveva presentare delle campagne pubblicitarie, le presentava disegnandole, disegnandone anche i caratteri a mano. Poi, a un certo punto, è arrivato Photoshop, una vera e propria rivoluzione in questo campo. C’era la paura che ai visualizer venisse tolto totalmente il lavoro e non si sapeva che fine avrebbero fatto i creativi; la realtà è, invece, che ci si trasforma e si utilizza lo strumento per velocizzarsi. Quindi, per rispondere alla domanda riguardante ciò che sicuramente cambierà nella comunicazione, sicuramente cambierà la velocità della risposta da parte nostra nei confronti dei clienti perché avremo uno strumento che ci permetterà di essere più veloci e, di conseguenza, di dedicare più tempo al pensiero. Per noi l’IA può essere una “figura” con cui fare brainstorming. La velocità nella risposta apporterà sicuramente un grande cambiamento nelle dinamiche operative. La sinergia tra uomo e macchina siamo certi che ci riserverà un futuro dove l’innovazione sarà certamente accelerata ma l’essenza della decisione e dell’ispirazione rimane – e rimarrà sempre – profondamente umana. Stiamo utilizzando l’IA per testare le proposte di design grafico in digitale prima del testing in piattaforma Adv con ottimi risultati nel risparmio di tempo e sinergie. Quindi sì, la creatività non cambia ma l’esecuzione migliorerà!   di Filippo Messina

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