Si rimane sorpresi dal ‘marketing creativo’. Lo scrive uno che ha un po’ di pratica. Decenni fa, in braghe corte, partecipai alla traduzione del libro di Philip Kotler “Marketing management”, che diventerà la bibbia del settore. Allora il guru era sconosciuto e fu la rivista “L’Impresa” di Federico Maria Pacces (cofondatore e direttore di “24 Ore”) a intuirne le potenzialità.
A quei tempi a “Tutto il calcio minuto per minuto” imperavano réclame con goffi slogan del tipo: «Se la tua squadra del cuore ha vinto, brinda con Stock; se la tua squadra del cuore ha perso, consolati con Stock». Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata. C’è stata la lunga marcia verso l’orientamento al consumatore e la psicosociologia dei consumi. Con la rivoluzione del web sono arrivate la profilazione dei consumatori (quasi fossero barre d’alluminio) con gli algoritmi e l’intelligenza artificiale, la ‘fruizione esperienziale’ et cetera. Quello che ha colpito di più le persone sono stati i viaggi e il turismo last minute. Ebbene, le nuove frontiere del ‘marketing creativo’ lo hanno già rottamato.
Adesso gli esperti anglosassoni hanno cambiato strategia. La chiamano early bird (uccello del primo mattino, che si sveglia presto): è un’offerta che funziona in modo diametralmente opposto. Si riceve infatti uno sconto per le prenotazioni molto anticipate rispetto alla data di partenza. Quindi, maggiore è l’anticipo più grande sarà lo sconto.
Ma come mai lanciare questo nuovo tipo di approcci? Perché ogni struttura vuole assicurarsi lo zoccolo duro, cioè una base di posti venduti per il futuro. Di solito l’early bird si offre per prenotazioni anticipate di almeno tre-sei mesi, ma può addirittura arrivare a un anno.
Tra i primi ad applicarlo, in inverno per l’estate, troviamo ad esempio il gruppo Falkensteiner. La creatività del marketing non finisce di stupire. Si sfrutta anche la stanchezza del rientro al lavoro dopo le feste natalizie (Winter Blues) e il Blue Monday, il terzo lunedì di gennaio considerato in Usa il ‘giorno più triste dell’anno’, per lanciare ogni sorta di promozioni: dalle mandorle depurative ai pesci con omega 3 e ai latticini dell’Alto Adige.
Ai primi tempi del Covid, Eurodisney Paris accettava advanced booking anche quando era chiuso per lockdown. Ossia come trasformare un vincolo in un’opportunità, direbbero i guru. Potenza del marketing, quello creativo.
di Franco Vergnano
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