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Con meno neuroni dei nostri, i moscerini non hanno dubbi
Cibo o sesso? Nell’Università di Birmingham hanno studiato questo conflitto comportamentale nei Drosophila, moscerini della frutta comunemente usati nella ricerca neuroscientifica, al fine di comprendere il funzionamento dei cervelli più complessi e non solo.
| Salute
Con meno neuroni dei nostri, i moscerini non hanno dubbi
Cibo o sesso? Nell’Università di Birmingham hanno studiato questo conflitto comportamentale nei Drosophila, moscerini della frutta comunemente usati nella ricerca neuroscientifica, al fine di comprendere il funzionamento dei cervelli più complessi e non solo.
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Con meno neuroni dei nostri, i moscerini non hanno dubbi
Cibo o sesso? Nell’Università di Birmingham hanno studiato questo conflitto comportamentale nei Drosophila, moscerini della frutta comunemente usati nella ricerca neuroscientifica, al fine di comprendere il funzionamento dei cervelli più complessi e non solo.
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Cibo o sesso? Nell’Università di Birmingham hanno studiato questo conflitto comportamentale nei Drosophila, moscerini della frutta comunemente usati nella ricerca neuroscientifica, al fine di comprendere il funzionamento dei cervelli più complessi e non solo.
Immaginate di venire deprivati di cibo per quasi una giornata. A questo punto dovete scegliere tra alimentarvi oppure accoppiarvi con l’oggetto dei vostri desideri. Cosa scegliere? Probabilmente opterete per il cibo, secondo i ricercatori dell’Università di Birmingham che hanno studiato questo conflitto comportamentale nei Drosophila, i moscerini della frutta comunemente usati nella ricerca neuroscientifica, in quanto mostrano reazioni complesse come memoria e apprendimento, seppur dotati di cervelli più semplici (100mila neuroni contro gli 86 miliardi dei cervelli umani).
Imparando i meccanismi generali del moscerino saremo in grado di capire come funzionano i cervelli più complessi e cosa succede agli esseri umani in condizioni patologiche come le dipendenze, il morbo di Parkinson o la malattia di Alzheimer, che sono noti per influenzare i processi decisionali.
Nello studio i moscerini maschio sono stati deprivati di cibo e femmine, e successivamente è stata offerta loro una scelta: pappa o sesso sfrenato? Dopo 15 ore di digiuno il moscerino maschio non ha dubbi: vuole mangiare. Una volta nutrito si volta verso la femmina e nel giro di pochi secondi inizia il corteggiamento. I ricercatori hanno marcato alcuni neuroni (del moscerino…) per testare questo tipo di scelta comportamentale di fronte a opzioni contrastanti ma allo stesso tempo allettanti.
I neuroni che dicono al moscerino di andare a mangiare oppure di accoppiarsi sono essenzialmente in competizione tra loro. Se il bisogno di mangiare è più urgente, i neuroni dell’alimentazione prenderanno il sopravvento. Al contrario, quando la minaccia di morire di fame è minore, vincerà l’impulso a riprodursi. E non è finita qui: i ricercatori hanno scoperto che la scelta comportamentale non è assolutamente fissa, ma viene influenzata dal contesto. Anche in caso di alimentazione prioritaria (per esempio quando il moscerino aveva poca energia) questa decisione poteva essere condizionata dalla qualità dell’alimento: l’insetto rifiutava il cibo cattivo e sceglieva di accoppiarsi nonostante la fame e la stanchezza.
Riassunto: il moscerino maschio affamato sceglie di alimentarsi velocissimamente per dedicarsi subito dopo al corteggiamento. Se però il cibo fa schifo, si tiene la fame e cerca di accoppiarsi. Non sono pervenuti, ad oggi, i dati sulle moscerine. Da Birmingham per ora è tutto.
di Daniel Bulla
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