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No Vax, ma non dovevamo vederci più?

Sono rimasto colpito dalla veemenza con cui questa persona ha accusato genericamente noi giornalisti e più in generale la politica di aver costruito un “pensiero unico“ contro gli interessi e le libertà dei cittadini
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No Vax, ma non dovevamo vederci più?

Sono rimasto colpito dalla veemenza con cui questa persona ha accusato genericamente noi giornalisti e più in generale la politica di aver costruito un “pensiero unico“ contro gli interessi e le libertà dei cittadini
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No Vax, ma non dovevamo vederci più?

Sono rimasto colpito dalla veemenza con cui questa persona ha accusato genericamente noi giornalisti e più in generale la politica di aver costruito un “pensiero unico“ contro gli interessi e le libertà dei cittadini
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Sono rimasto colpito dalla veemenza con cui questa persona ha accusato genericamente noi giornalisti e più in generale la politica di aver costruito un “pensiero unico“ contro gli interessi e le libertà dei cittadini
Due giorni fa mi sono trovato a discutere con un gentile interlocutore – a margine di un incontro organizzato da un’azienda privata sui temi della comunicazione, i new media, l’informazione nel III millennio – su vaccini, obbligatorietà, Green Pass e così via. Roba vecchia, pensavo fra me e me, ma evidentemente non così per tutti. Sono rimasto colpito dalla veemenza con cui questa persona ha accusato genericamente noi giornalisti e più in generale la politica di aver costruito un “pensiero unico“ contro gli interessi e le libertà dei cittadini. Tutto in favore della campagna vaccinale e dell’uso – “liberticida”, è ovvio – del Green Pass nel graduale ritorno alla normalità. Nulla di nuovo, per carità, rispetto a ciò che abbiamo dovuto leggere o ascoltare per mesi, ma quello che mi ha colpito è l’acritica certezza espressa dal mio interlocutore di essere stato sottoposto a una specie di “furto di libertà“. Non c’è stato verso di ricordargli gli straordinari risultati scientifici rappresentati dai vaccini, le vite salvate, il ritorno alla vita. Tutto inutile, davanti all’idea di un “regime“ che si sarebbe impadronito dell’Italia per imporre la famigerata dittatura sanitaria a spese del popolo bue. Le cose inascoltabili di sempre, è vero, ma rese ancora più drammatiche dal trascorrere del tempo (inutilmente) e dall’incredibile pretesa di sostenere la balla suprema del pensiero unico. Abbiamo passato mesi a parlare di chi NON voleva vaccinarsi e di chi tirava in ballo allucinanti paragoni con il passato, per sostenere la tesi bislacca della “dittatura” e del “regime” e ancora dobbiamo sentir parlare di queste cose? Se questa è l’informazione del III millennio, in particolar modo quella degenerata in alcuni circoli social, temo che dovremo parlarne ancora in numerosi simposi. Quanto a chi insiste con certe follie, consiglierei almeno di dare un’occhiata ai regimi autenticamente illiberali con cui abbiamo a che fare e provare un po’ di vergogna per averci messi tutti sullo stesso piano.   Di Fulvio Giuliani

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