Cinema Usa, nuove registe ma sempre tanti uomini
Cinema Usa: il film “Barbie”, diretto da Greta Gerwig e impostosi titolo di maggior incasso del 2023, è solo una piccola scintilla. Nuove registe ma ancora sempre tanti uomini
        
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
 
Cinema Usa, nuove registe ma sempre tanti uomini
Cinema Usa: il film “Barbie”, diretto da Greta Gerwig e impostosi titolo di maggior incasso del 2023, è solo una piccola scintilla. Nuove registe ma ancora sempre tanti uomini
        
                        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
Cinema Usa, nuove registe ma sempre tanti uomini
Cinema Usa: il film “Barbie”, diretto da Greta Gerwig e impostosi titolo di maggior incasso del 2023, è solo una piccola scintilla. Nuove registe ma ancora sempre tanti uomini
        
                        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
AUTORE: Ruggero Fontana
Il 2023 che ci siamo appena lasciati alle spalle ha visto dominare in ambito cinematografico il tanto discusso “Barbie”, impostosi titolo di maggior incasso dell’anno. Da qui abbiamo letto fior di articoli su una presunta rivoluzione in atto e su un cinema diverso, dato che il film dedicato alla celebre bambola è stato diretto da Greta Gerwig, una donna. È bastato qualche mese per scoprire che le cose non stanno propriamente così.
Scorrendo i dati raccolti dal report firmato Annenberg “Inclusion in the Director’s Chair” (che dal 2007 esamina i 100 film di maggior incasso di ogni anno), scopriamo infatti che le donne rappresentano soltanto il 12,1% dei registi sul totale. Così come per “The Celluloid Ceiling” della San Diego State University – che allarga a 250 la platea delle pellicole studiate – l’83% dei film presi in esame è stato diretto esclusivamente da uomini. «In più di un decennio e mezzo, la percentuale di donne nei migliori lavori di direzione non è cresciuta neanche del 10%» ha dichiarato Stacy L. Smith di Annenberg. «Negli ultimi 17 anni, soltanto il 6% di 1.769 registi, per un campione di 1.700 film, erano donne. Per le aziende e i membri dell’industria che vogliono crederlo un problema risolto, non lo è neanche lontanamente».
Più che una rivoluzione, una piccola scintilla: di strada da fare ce n’è ancora molta. La Cortellesi in Italia è un altro esempio di successo al femminile. Facciamo che non siano un unicum, con pari opportunità in partenza.
di Ruggero Fontana
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