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“MobLand”, intrigo criminale

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Le storie di malavita hanno da sempre un fascino oscuro. La nuova serie “MobLand” di Paramount+ ha tutti gli elementi per collocarsi sopra la media dei prodotti di questo genere

“MobLand”, intrigo criminale

Le storie di malavita hanno da sempre un fascino oscuro. La nuova serie “MobLand” di Paramount+ ha tutti gli elementi per collocarsi sopra la media dei prodotti di questo genere

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“MobLand”, intrigo criminale

Le storie di malavita hanno da sempre un fascino oscuro. La nuova serie “MobLand” di Paramount+ ha tutti gli elementi per collocarsi sopra la media dei prodotti di questo genere

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Le storie di malavita hanno da sempre un fascino oscuro. Uno dei nuovi prodotti di punta del catalogo di Paramount+ ha tutti gli elementi per collocarsi sopra la media dei prodotti di questo genere. Creata da Ronan Bennet e prodotta da Guy Ritchie, la serie britannico-statunitense “MobLand” è un romanzo criminale ambientato a Londra dai toni cupi e dalla scrittura sofisticata. Realizzato con grandi mezzi e interpretato da un cast di prima scelta che riesce a fare la differenza in ogni scena.

La storia racconta le vicende del clan Harrigan. Una famiglia che, a causa di un fattaccio quasi incidentale, entra in guerra con il clan rivale degli Stevenson. Rompendo una lunga tregua basata sull’equa spartizione del narcotraffico. Il protagonista è Harry Da Souza (impersonato da un perfetto Tom Hardy), un luogotenente del clan Harrigan che si occupa di risolvere problemi di ogni tipo. Un uomo intelligente, taciturno, sempre lucido e, quando necessario, estremamente violento e risoluto. In estrema sintesi: un ‘fixer’ della malavita.

Il boss e patriarca della famiglia è invece l’iracondo e autoritario Conrad Harrigan (interpretato dal mitico Pierce Brosnan). Affiancato da sua moglie Maeve (una splendida Helen Mirren), donna goffamente machiavellica e un po’ pazza. Il resto della famiglia è composto dai tre figli della coppia. E dal figlio di uno di loro, Eddie (Anson Boon), nipote prediletto di nonna Maeve. Un ragazzo viziato, vanitoso e sociopatico che darà inizio alla guerra con gli Stevenson.

Per quanto accattivante, quella di “MobLand” non è una storia originale, almeno nelle premesse. Ma a fare la differenza sono la qualità cinematografica della messa in scena, la fotografia cupa, la tensione costante e la chimica tra gli attori protagonisti. Man mano che la trama si sviluppa, a emergere è anche la peculiarità nella scrittura. “MobLand” ha la capacità di bilanciare i cliché tipici del genere gangster con l’approfondimento psicologico dei personaggi e un susseguirsi di colpi di scena per niente scontati. La sceneggiatura di Bennet – già autore dell’eccellente “The Day of the Jackal” – è solida. Tessendo in 10 episodi una complessa rete di lealtà, tradimenti, misteri e scelte dalla morale ambigua che tengono sempre alta l’attenzione dello spettatore.

Fin dalla prima puntata “MobLand” è una serie in cui tutti i personaggi sono costantemente a rischio di accuse, tradimenti, agguati e minacce. Riconoscibile anche la mano di Ritchie, se pur meno ironica e grottesca rispetto a suoi film come “Snatch” e “RockrRolla” o alla serie “The Gentlemen”. La fase iniziale potrebbe risultare lenta e forse poco chiara, la serie ci mette un paio di episodi prima di alzare il ritmo. Ma ciò fa parte della costruzione della trama, che da un certo punto in poi diventa un crescendo di rivelazioni, azione (molto ben calibrata) e nuovi intrighi. Ogni divagazione e ogni singolo dettaglio, anche il più insignificante, hanno uno scopo preciso all’interno della storia.

“MobLand” offre esattamente tutto quello che è lecito aspettarsi leggendo i nomi coinvolti nella sua realizzazione. Una serie che non reinventa il genere ma lo esegue con una qualità e una competenza assenti dalle produzioni recenti. Per gli appassionati di storie criminali è un prodotto assolutamente da non perdere, per gli altri una serie a cui vale la pena dare un’occhiata, se non altro per vedere Tom Hardy in quella che probabilmente è la sua migliore interpretazione di sempre sul piccolo schermo. “MobLand” è disponibile a partire da oggi su Paramount+.

Di Federico Bosco

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