Durante la presentazione dei palinsesti Rai a Napoli, l’amministratore delegato Giampaolo Rossi ha riaffermato con forza il ruolo centrale della Rai nell’organizzazione e nell’identità stessa del Festival di Sanremo. “Senza la Rai non esisterebbe il Festival, perché Sanremo è il festival della Rai”, ha dichiarato Rossi davanti alla platea di giornalisti e operatori del settore. “Non solo per il ruolo storico che abbiamo avuto nella sua nascita e crescita, ma anche da un punto di vista produttivo. È difficile immaginare in Europa un altro broadcaster capace di realizzare ogni anno uno show di tale portata e complessità, come quello che mettiamo in scena al Teatro Ariston”.

L’ad ha poi confermato che la macchina organizzativa per l’edizione 2025 è già partita, con Carlo Conti pienamente operativo in qualità di direttore artistico: “Siamo fiduciosi sulla gestione. Conti è già al lavoro sull’organizzazione editoriale e sulla stesura del nuovo regolamento”.

Sul fronte delle trattative con il Comune di Sanremo, Rossi ha affrontato anche la questione del bando per l’assegnazione futura della manifestazione. “Attendiamo l’esito del bando e la risposta del Comune, ma voglio essere chiaro: la Rai farà comunque il Festival, anche se non dovesse tenersi a Sanremo”.

A intervenire nel dibattito anche Enzo Mazza, CEO della Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI), che ha voluto sottolineare l’importanza della sinergia tra media e industria musicale. “Senza la Rai e senza l’industria discografica che fornisce contenuti premium, Sanremo è solo una scatola vuota. Questo il Comune deve capirlo bene”, ha dichiarato Mazza, ribadendo come la forza del Festival risieda nella collaborazione tra chi produce cultura e chi la distribuisce.

di Federico Arduini