Topolino diventa un incubo horror
L’horror riparte da Topolino? Non è una boutade, non è nemmeno una promessa irrealizzabile, ma soltanto l’ennesimo tassello della new wave dell’orrore
Topolino diventa un incubo horror
L’horror riparte da Topolino? Non è una boutade, non è nemmeno una promessa irrealizzabile, ma soltanto l’ennesimo tassello della new wave dell’orrore
Topolino diventa un incubo horror
L’horror riparte da Topolino? Non è una boutade, non è nemmeno una promessa irrealizzabile, ma soltanto l’ennesimo tassello della new wave dell’orrore
L’horror riparte da Topolino? Non è una boutade, non è nemmeno una promessa irrealizzabile, ma soltanto l’ennesimo tassello della new wave dell’orrore
L’horror riparte da Topolino? Non è una boutade, non è nemmeno una promessa irrealizzabile, ma soltanto l’ennesimo tassello della new wave dell’orrore: gli eroi dei cartoni animati dell’infanzia trasformati in mostri truculenti. Non si tratta infatti di una novità: appena un anno fa è uscito nelle sale americane il film “Winnie-the-Pooh – Sangue e miele” diretto da Rhys Frake-Waterfield, con il tenero orsetto trasformato in un serial killer spietato. Questa nuova tendenza è stata resa possibile dal fatto che molte proprietà intellettuali sono diventate di pubblico dominio e dunque non sono più coperte da copyright.
Realizzato nel 1928 da Walt Disney e Ub Iwerks, “Steamboat Willie” è il cortometraggio d’animazione della serie Mickey Mouse che segnò l’esordio dei personaggi di Topolino e Minnie. Un’opera che ha scritto pagine importanti della storia dell’animazione per diversi motivi – fu il primo cartone a presentare una colonna sonora con musiche, effetti sonori e dialoghi completamente sincronizzata – ma che dall’1 gennaio di quest’anno è entrato nel pubblico dominio. In altri termini, non ci sono pericoli di rappresaglie da parte della Disney. Un’occasione ghiotta per il regista Steven LaMorte (nomen omen), pronto a trasformare il pacifico Mickey Mouse in un incubo horror. Topolino sarà infatti al centro del film slasher “Screamboat” in uscita nel 2025 e verrà interpretato da David Howard Thornton, già protagonista della straordinaria saga cinematografica di “Terrifier”. Al suo fianco troveremo Allison Pittel, Amy Schumacher, Jesse Posey, Jesse Kove, Rumi C. Jean-Louis, Jarlath Conroy e Charles Edwin Powell. Sono già stati svelati i primi dettagli della trama: «Un topo dispettoso bracca un gruppo di newyorkesi su un traghetto notturno, scatenando la sua furia omicida sui pendolari in relax. Riuscirà questo gruppo variegato di viaggiatori a trovare il modo di fermare l’assassino, che ha sviluppato una preferenza per i turisti?». Le premesse sono stuzzicanti, non c’è dubbio.
Provando a guardare oltre lo spettacolo granguignolesco promesso da LaMorte (già noto per “Annora” e “The Mean One”), è necessario valutare il futuro di questa new wave del genere horror, certamente originale ma non priva di ostacoli. Il rischio è infatti quello di realizzare una semplice giustapposizione tra i personaggi cari alla nostra infanzia e i peggiori eccessi dell’orrore. Con un grande lavoro di scrittura cinematografica e l’ambizione di visitare territori mai esplorati, è però possibile costruire qualcosa di grande. Come abbiamo già scritto su queste pagine, saranno diversi i volti noti dei cartoni animati per bambini che diventeranno presto di pubblico dominio: nel 2025 toccherà per esempio a Braccio di ferro e Tarzan, mentre nel 2026 sarà il turno di Tintin, Pluto e Betty Boop. Se è difficile immaginare un film romantico credibile con Popeye e la sua Olivia o una commedia in stile Linklater con Pluto, è sicuramente più interessante realizzare un film dell’orrore, genere con strutture e ritmi più riconoscibili e che soprattutto consente agli autori di sbizzarrirsi all’ennesima potenza. La sfida è enorme, ma a dir poco stimolante.
di Massimo Balsamo
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