Alla faccia del free speech “made in Usa”… La libertà di parola che contraddistingue(va) gli Usa.
Disney ha deciso di sospendere – a tempo indeterminato – il celebre show di Jimmy Kimmel, il Jimmy Kimmel Live! (andava in onda su Abc).
La decisione è arrivata a seguito delle numerose polemiche che si sono scatenate dopo le parole del comico.
A creare il caos è stato il commento di Kimmel dopo la morte di Charlie Kirk con una frase sui Maga (Make America Great Again).
“Abbiamo toccato nuovi minimi nel fine settimana con la banda Maga che cerca disperatamente di dipingere il ragazzo che ha tolto la vita a Kirk come qualcosa di diverso da uno di loro” ha detto Kimmel.
Il comico ha poi aggiunto: “E fanno il possibile per trarre un vantaggio politico da questo”.
Questa la frase incriminata. Parole che non sono piaciute in particolare al presidente statunitense Donald Trump che ha esultato – attraverso un post pubblicato sui social – per la decisione della sospensione dello show di Kimmel.
“Ottime notizie per l’America: il Jimmy Kimmel Show, con ascolti in discussione, è CANCELLATO – ha scritto The Donald – Congratulazioni ad ABC per aver finalmente avuto il coraggio di fare ciò che andava fatto”.
Il tycoon ha poi aggiunto: “Kimmel non ha NESSUN talento e ha ascolti peggiori persino di Colbert, se possibile. Questo lascia Jimmy e Seth, due perdenti assoluti, su Fake News NBC. Anche i loro ascolti sono pessimi. Forza NBC!!!”. Firmato: “Presidente DJT (Donald John Trump, ndr.)”.
Kimmel – lo ricordiamo – pochi mesi fa ha ottenuto la cittadinanza italiana (Kimmel ha origini italiane, i genitori di suo nonno si sono trasferiti a New York da Ischia dopo che un terremoto aveva tolto la vita alla maggior parte della loro famiglia).
Tale cittadinanza rappresenta per il comico una sorta di “piano B”. Dopo l’elezione bis di Trump negli Usa.
E, intervenendo al podcast The Sarah Silverman, Kimmel – facendo riferimento a The Donald – ha spiegato: “Ho ottenuto la cittadinanza italiana. Quello che sta succedendo è terribile”.
L’America sta cambiando.
E gli Usa, Trump e la satira sembrano non riuscire più ad andare d’accordo
di Filippo Messina
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