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La Ferrari non si ferma più, Sainz trionfa in Messico

Sainz “mata” Verstappen e poi domina il Gp del Messico, portando la seconda vittoria consecutiva a Maranello dopo il trionfo di Leclerc negli Stati Uniti

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La Ferrari non si ferma più, Sainz trionfa in Messico

Sainz “mata” Verstappen e poi domina il Gp del Messico, portando la seconda vittoria consecutiva a Maranello dopo il trionfo di Leclerc negli Stati Uniti

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La Ferrari non si ferma più, Sainz trionfa in Messico

Sainz “mata” Verstappen e poi domina il Gp del Messico, portando la seconda vittoria consecutiva a Maranello dopo il trionfo di Leclerc negli Stati Uniti

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Sainz “mata” Verstappen e poi domina il Gp del Messico, portando la seconda vittoria consecutiva a Maranello dopo il trionfo di Leclerc negli Stati Uniti

Sainz “mata” Verstappen e poi domina il Gp del Messico, portando la seconda vittoria consecutiva a Maranello dopo il trionfo di Leclerc negli Stati Uniti, con la Rossa che ora si gioca le sue chances per il Mondiale Costruttori. Successo straordinario dello spagnolo, in uscita dalla Ferrari e snobbato dagli altri top team per le prossime stagioni. La gara messicana è un altro inno allo spettacolo della F1 attuale, dove le vetture sono velocissime (anche quelle dei doppiati) e i duelli rusticani si sprecano. Ed è stato proprio il duello di Sainz con Verstappen, con straordinario sorpasso alla Valentino Rossi del ferrarista sull’olandese, che ha di fatto consegnato il successo allo spagnolo della Rossa, al secondo timbro stagionale, il quarto in carriera. Il resto della sceneggiatura del Gp messicano porta la firma del tre campione del mondo in carica, che accumula fino a 20 secondi di penalità per ripetute scorrettezze ai danni di Norris, con cui è in lotta per il Mondiale (+46 punti per l’olandese a quattro gare dal termine). Verstappen non può produrre miracoli in serie: ci è già riuscito in qualifica, piazzandosi al secondo posto, invece in gara chiude sesto, certificando la crisi della Red Bull, che al momento non è una vettura da podio. 

Lo è, eccome invece la Ferrari, vettura più veloce del lotto (con la McLaren di Norris) che piazza sul podio anche Leclerc (con giro veloce nell’ultima tornata), costretto a cedere la seconda posizione a Norris dopo il rischio di finire al muro con l’inglese alle spalle e che soprattutto è stato penalizzato dalla necessità di gestire il pacchetto freni-motore-gomme nella prima parte di gara, su richiesta dei box. E se Charles ha perso due punti da Norris in classifica piloti, a Maranello si guarda a quella Costruttori, dove la Ferrari ha sorpassato Red Bull, a poco più di 30 punti dalla McLaren. E’ dunque tutto aperto, ed è una notizia, se la mente va a un paio di mesi fa, con la Rossa in crisi tecnica. Ora conta cinque successi stagionali, lasciando sognare per il finale di stagione e soprattutto per la prossima stagione, quando un sedile toccherà a Lewis Hamilton.

di Nicola Sellitti

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