L’Italia nuota nell’oro
Nove medaglie in poco più di un’ora. Con sei ori e diversi primati battuti. La nazionale italiana di nuoto si trova tra le mani forse la generazione più forte di sempre
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Nove medaglie in poco più di un’ora. Con sei ori e diversi primati battuti. La nazionale italiana di nuoto si trova tra le mani forse la generazione più forte di sempre
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Nove medaglie in poco più di un’ora. Con sei ori e diversi primati battuti. La nazionale italiana di nuoto si trova tra le mani forse la generazione più forte di sempre
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Nove medaglie in poco più di un’ora. Con sei ori e diversi primati battuti. La nazionale italiana di nuoto si trova tra le mani forse la generazione più forte di sempre
Nove medaglie in poco più di un’ora. Con sei ori e diversi primati battuti. Il nuoto italiano ci ha spesso stupito negli anni, anche se lo stupore dovrebbe anche svanire perché la nazionale italiana si trova tra le mani forse la generazione più forte di sempre.
Agli Europei in vasca corta (25 metri) di Otopeni, in Romania, c’è stato il trionfo di Nicolò Martinenghi nei 50 metri rana, con l’argento di Simone Cerasuolo. Ma se Martinenghi è una delle riconosciute punte azzurre in direzione Giochi di Parigi della prossima estate, Lorenzo Mora, oro nei 200 dorso, è stata una meravigliosa sorpresa, con una rimonta pazzesca, portando a tre il bottino di medaglie in questa edizione degli Europei e facendo segnare anche il nuovo primato italiano. E se aveva trovato solo delusioni negli 800 e nei 1500 – che restano le sue gare per eccellenza – ha mostrato la classe e l’orgoglio dei campioni Simona Quadarella, oro nei 400 stile libero, prendendosi la rivincita sulla rivale Anastasiia Kirpichnikova, che le avea sfilato appunto l’oro negli 800 e i 1500.
La giornata era già tale da finire negli annali dello sport italiano, poi ha piazzato le olive nel Martini Alberto Razzetti, che dopo aver centrato già due argenti europei, ha stravinto i 400 misti, con una progressione straordinaria che gli è valsa il nuovo record italiano. A firmare la manita di ori ci ha pensato Benedetta Pilato che si è aggiudicata i 50 metri rana, con la connazionale Jasmine Nocentini che ha centrato la medaglia di bronzo. Pilato è in grande crescita dopo aver patito le pressioni di dover mostrare di essere l’erede di Federica Pellegrini ed è solo l’ennesima prova dello spaventoso potenziale azzurro, a pochi mesi dalle Olimpiadi francesi, che l’argento nei 100 stile libero di Alessandro Miressi, dietro al campione del mondo transalpino, Maxime Grousset, sa addirittura di delusione. E a fine sessione è arrivato anche il sesto oro, quello della 4×50, con assoluto protagonista Martinenghi.
Insomma, gli azzurri volano, sia in vasca lunga che in vasca corta. Una prova di forza impressionante: ieri le medaglie vinte sono state 4, il totale del medagliere dice 21, alle spalle di Gran Bretagna e Francia, che ha un oro in più, ma diverse medaglie d’argento in meno. Un biglietto da visita per le cinque stelle, se si tiene conto che l’atleta principe del movimento azzurro, Thomas Ceccon, è stato squalificato sia nei 200 misti che nei 100 misti per dettagli tecnici: Parigi è vicina, tornerà anche lui.
di Nicola Sellitti
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