“No al razzismo”, i giocatori del Napoli si inginocchiano prima di Napoli-Atalanta
Un deciso “No al razzismo”. Dopo il caso Acerbi-Juan Jesus tutti i giocatori del Napoli, prima del fischio d’inizio della partita Napoli-Atalanta, si sono inginocchiati in campo
“No al razzismo”, i giocatori del Napoli si inginocchiano prima di Napoli-Atalanta
Un deciso “No al razzismo”. Dopo il caso Acerbi-Juan Jesus tutti i giocatori del Napoli, prima del fischio d’inizio della partita Napoli-Atalanta, si sono inginocchiati in campo
“No al razzismo”, i giocatori del Napoli si inginocchiano prima di Napoli-Atalanta
Un deciso “No al razzismo”. Dopo il caso Acerbi-Juan Jesus tutti i giocatori del Napoli, prima del fischio d’inizio della partita Napoli-Atalanta, si sono inginocchiati in campo
Un deciso “No al razzismo”. Dopo il caso Acerbi-Juan Jesus tutti i giocatori del Napoli, prima del fischio d’inizio della partita Napoli-Atalanta, si sono inginocchiati in campo
Un deciso “No al razzismo”. Dopo il caso Acerbi-Juan Jesus – e soprattutto la definitiva assoluzione del calciatore nerazzurro – tutti i giocatori del Napoli, prima del fischio d’inizio della partita Napoli-Atalanta, si sono inginocchiati sul prato dello Stadio “Diego Armando Maradona” per protestare contro il razzismo.
Il gesto fortemente simbolico – lo ricordiamo – è denominato “Taking the knee” e nasce negli Usa quando Colin Rand Kaepernick, giocatore di colore di Football Americano, il 26 agosto 2016, durante l’inno nazionale si è inginocchiato per richiamare l’attenzione del pubblico sul razzismo, un male che ancora oggi rovina lo sport e l’intera società.
di Filippo Messina
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche