Solitario, enigmatico, divisivo, mai banale: Ceccon, nessuno come lui nello sport italiano
Thomas Ceccon ha prodotto l’ennesimo soliloquio tv dopo l’argento – per 5 centesimi – ottenuto nei 100 metri dorso

Solitario, enigmatico, divisivo, mai banale: Ceccon, nessuno come lui nello sport italiano
Thomas Ceccon ha prodotto l’ennesimo soliloquio tv dopo l’argento – per 5 centesimi – ottenuto nei 100 metri dorso
Solitario, enigmatico, divisivo, mai banale: Ceccon, nessuno come lui nello sport italiano
Thomas Ceccon ha prodotto l’ennesimo soliloquio tv dopo l’argento – per 5 centesimi – ottenuto nei 100 metri dorso
Piovono medaglie, piovono primati, italiani ed europei. E presto arriverà anche un oro dall’Italnuoto ai Mondiali di Singapore, nell’ennesima tappa della sua irripetibile stagione, con pioggia di metalli tra Olimpiadi, Mondiali, Europei.
Oggi Simona Quadarella, straordinario argento nei 1500 stile libero dietro alla leggenda americana Katie Ledecky, ha vergato la prima pagina della seconda parte della sua carriera, con vista sui Giochi di Los Angeles 2028.
Appena cinque secondi alle spalle della Ledecky. Un risultato impossibile da preventivare, di solito l’americana scompare dalle telecamera a metà gara, quando il distacco sulle avversarie è pressoché irrecuperabile.
Invece la campionessa romana è rimasta nei paraggi. È stata visivamente una minaccia, stampando il primato europeo che resisteva da oltre un decennio, primato polverizzato di sette secondi.
Thomas Ceccon argento nei 100 dorso
È un argento che vale più di un oro, non è certo un luogo comune, mentre qualche minuto dopo Thomas Ceccon ha prodotto l’ennesimo soliloquio tv dopo l’argento – per 5 centesimi – ottenuto nei 100 metri dorso.
È la terza medaglia in tre giorni per il 24enne veneto, che nella 4×100 stile libero di due giorni ha dato una tirata nel suo segmento di gara tipo Miguel Indurain nel ciclismo degli anni ‘90, spingendo l’Italnuoto che si è messo alle spalle gli Stati Uniti
E dopo il bronzo di ieri nei 50 farfalla, ad appena 20 minuti dalla semifinale dei 100 dorso, ecco oggi l’argento, recuperando mezzo secondo in una vasca da scarsi 26 (era ottavo a metà gara).
Ceccon è l’unico europeo competitivo in più specialità, polivalente manco fosse un americano o un australiano.
E rappresenta un unicum nello sport italiano, anche perché le sue interviste rappresentano un disordinato flusso di coscienza, di ermetismo inconsapevole.
Apre parentesi che non chiude, si ferma, lascia i giornalisti senza parole (e pure il telespettatore), traccia attimi di sospensione con un carisma senza pari. E’ praticamente irresistibile.
Tra l’altro, è un solitario con un talento naturale a produrre casi mediatici: ammiratore di Sinner, prima dei Mondiali ha evidenziato che chi vince nel nuoto incassa premi da 15mila dollari, a dispetto dei 3,5 milioni per il vincitore di Wimbledon.
Un modo per segnalare lo spread presente tra il nuoto e il tennis in questo momento storico. Apriti cielo.
Prima ancora, Ceccon ne ha avute anche per Federica Pellegrini, entrando in conflitto con l’allenatore e marito della Divina, Matteo Giunta.
E per chiudere il quadro, ha detto in un’intervista di essere pronto a “essere incastrato”, quindi ad avere una relazione stabile, uscendo dalla sua dimensione di cuore solitario.
Insomma, Thomas produce medaglie e polemiche. Avercene altri così. Anzi, non ce ne sono in giro.
E’ uno condannato a vincere per allontanare le nubi, perché, volente o nolente, appena si muove e parla, smuove le montagne. Anche con i suoi enigmatici silenzi.
di Nicola Sellitti
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