Conflitto in Medio Oriente, l’UE avvisa X e Meta
Dopo lo scoppio del conflitto in Medio Oriente, l’UE avvisa X e Meta: è necessario rispettare le nuove regole europee in termini di sicurezza dei contenuti online
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Conflitto in Medio Oriente, l’UE avvisa X e Meta
Dopo lo scoppio del conflitto in Medio Oriente, l’UE avvisa X e Meta: è necessario rispettare le nuove regole europee in termini di sicurezza dei contenuti online
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Conflitto in Medio Oriente, l’UE avvisa X e Meta
Dopo lo scoppio del conflitto in Medio Oriente, l’UE avvisa X e Meta: è necessario rispettare le nuove regole europee in termini di sicurezza dei contenuti online
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Dopo lo scoppio del conflitto in Medio Oriente, l’UE avvisa X e Meta: è necessario rispettare le nuove regole europee in termini di sicurezza dei contenuti online
Dopo la decisione da parte di Elon Musk di tagliare il team anti-disinformazione all’interno del social network X, era solo questione di tempo prima che il magnate sudafricano tornasse al centro di polemiche legate alla pubblicazione di contenuti sensibili. Il vile attacco terroristico di Hamas a Israele ha inevitabilmente anticipato il processo.
Martedì scorso il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton gli ha infatti inviato una lettera, invitandolo a rispettare le nuove regole europee in termini di sicurezza dei contenuti online previste nel Digital Services Act (Dsa). «Caro signor Musk – si legge in un suo tweet a questo proposito – in seguito agli attacchi terroristici compiuti da Hamas contro Israele, abbiamo avuto indicazioni che la vostra piattaforma viene utilizzata per diffondere contenuti illegali e disinformazione nell’Ue». Il giorno dopo la stessa comunicazione è stata recapitata anche al numero uno di Meta Mark Zuckerberg, con la precisazione che tramite social come Facebook e Instagram (esattamente come su X) vengono diffusi «immagini e fatti falsi e manipolati». Breton ha chiesto di riferire entro 24 ore «le misure di crisi adottate. Includeremo la vostra risposta nel nostro dossier di valutazione della vostra conformità al Dsa» ha concluso. Neanche a dirlo, Musk ha colto la palla al balzo per polemizzare: «La prego di elencare le violazioni a cui allude» ha twittato, sentendosi rispondere che «sta a voi (i social network, ndr.) dimostrare che rispettate le regole». Più cauta Meta, tramite le dichiarazioni di una portavoce alla “Bbc”: «Dopo gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele sabato, abbiamo rapidamente creato un centro operativo speciale dotato di esperti. I nostri team lavorano 24 ore su 24 per mantenere le nostre piattaforme sicure» ha assicurato.
Memore del caos generato da Brexit e Covid, attraverso queste comunicazioni l’Unione europea conferma la propria intransigenza nei confronti di una moderazione poco chiara dei contenuti. E le piattaforme farebbero bene ad adeguarsi: chi non rispetta il Dsa rischia multe fino al 6% del fatturato globale. E mentre Meta mantiene per ora un profilo più basso, X sembra invece aver scelto la contestazione. In appena un anno Musk è già stato richiamato per aver bloccato arbitrariamente gli account di alcuni giornalisti tech, per aver chiuso il proprio ufficio di Bruxelles e per lo stop alla valutazione delle fake news legate al Covid.
di Alessandro Salgarelli
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