Cos’è Wrapped, la funzione Spotify che fa impazzire il web
Con Spotify Wrapped la società svedese ha capito che puntare sulle emozioni è la strada da percorrere anche per il futuro. Le novità stanno rendendo la piattaforma sempre più personalizzata, con qualche ombra sulla privacy
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Cos’è Wrapped, la funzione Spotify che fa impazzire il web
Con Spotify Wrapped la società svedese ha capito che puntare sulle emozioni è la strada da percorrere anche per il futuro. Le novità stanno rendendo la piattaforma sempre più personalizzata, con qualche ombra sulla privacy
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Cos’è Wrapped, la funzione Spotify che fa impazzire il web
Con Spotify Wrapped la società svedese ha capito che puntare sulle emozioni è la strada da percorrere anche per il futuro. Le novità stanno rendendo la piattaforma sempre più personalizzata, con qualche ombra sulla privacy
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Con Spotify Wrapped la società svedese ha capito che puntare sulle emozioni è la strada da percorrere anche per il futuro. Le novità stanno rendendo la piattaforma sempre più personalizzata, con qualche ombra sulla privacy
Dal 2017 ogni dicembre la piattaforma Spotify rilascia il resoconto delle canzoni e degli artisti che si sono più ascoltati durante l’anno. Si chiama Spotify Wrapped, perché al suo interno “avvolge” in un’unica playlist da ascoltare e guardare sul cellulare le emozioni di un anno intero: le risate di un viaggio on the road, il batticuore per un nuovo amore o le lacrime a seguito di un’amara delusione.
E’ l’attesissimo ‘’l’oroscopo musicale’’ che da quattro anni a questa parte ti dice che persona sei; scandagliando i tuoi gusti, riesce a percepire le emozioni provate durante quei 365 giorni, stabilendo se sono stati da dimenticare oppure no.
Un giochino che piace tantissimo, anche ai più scettici, forse perché soddisfa in pieno quell’irrazionale bisogno di bilanci ed etichette che ci assale quando si avvicina il 31 dicembre.
Non è la prima volta che la società svedese cerca di avvicinarsi più possibile ai sentimenti degli ascoltatori. Nel 2018 infatti era stato depositato un inquietante brevetto che prevedeva l’introduzione di una nuova tecnologia per captare in tempo reale le emozioni tramite l’ascolto delle conversazioni degli utenti. Il sistema di riconoscimento vocale andava ad individuare lo stato emotivo, il genere, l’età e l’accento delle persone. Quest’idea non è andata in porto perché considerata da molti una pericolosissima presa di potere che avrebbe solo approfittato di un algoritmo per trarre profitto.
A volerla buttare sul ridere, la funzione avrebbe potuto anche funzionare per coloro i quali hanno difficoltà a percepire che tipo di emozione stanno attraversando, ma la verità è che c’è poco da scherzare se si pensa alle problematiche legate alla privacy degli utenti. Motivo per cui la piattaforma potrebbe decidere di cedere questa licenza o venderla ad altri, visto il suo inutilizzo nella pratica.
Nonostante questo, uno studio americano ha riportato che entro il 2026 il mercato delle tecnologie per il riconoscimento delle emozioni potrebbe raggiungere un fatturato di 148 miliardi di dollari, dettaglio che fa intuire come questo meccanismo sarà sempre più presente nelle vite di tutti di noi.
Spotify Wrapped
Oltre a mostrare artisti, generi podcast e minuti trascorsi all’ascolto, la piattaforma da quest’anno ha anche la funzione “The Movie”, che collega le canzoni ascoltate a scene famose dei film. Anche il nuovo gioco interattivo “Playing Cards” attira il pubblico: Spotify, attraverso delle carte, mostra all’utente diverse dichiarazioni sotto forma di indovinello riguardanti gli ascolti dell’utente che deve indovinare quali sono vere. E con “Wrapped Blend” l’abbonato può anche vedere se i suoi gusti musicali combaciano con quelli degli amici. Il grande successo di questo meccanismo è ben visibile in modo particolare sui social network, dove milioni di persone condividono i propri risultati per creare dibattito e interazione.Il successo di Spotify
Dal 2008 ad oggi la piattaforma conta più di 100 milioni di iscritti. Ascoltare la musica senza limitazioni è stata una rivoluzione in quegli anni pieni di pirateria online. Offre il controllo sulla musica scelta, consiglia in automatico brani che hanno caratteristiche simili e crea playlist su misura per l’ascoltatore. Un jackpot non solo per gli utenti ma anche per le case discografiche, che in pochissimo tempo ha fatto sì che la piattaforma diventasse una delle più importanti fonti di guadagno del mercato digitale. Anche se non per gli artisti che guadagnano solamente circa 0,004 centesimi a stream. Le novità non finiscono qui: di recente Spotify ha anche introdotto il ‘’lyrics’’, cioè il testo scritto, di ogni canzone. Una mossa vincente non solo per l’utente che può in questo modo leggere ciò che ascolta ma anche un’ottima strategia per aumentare il tempo di permanenza all’interno della piattaforma. Anche la rimozione della ‘’riproduzione casuale’’, chiesta dalla cantante Adele, è un’importante novità che favorisce il lavoro degli artisti. “Era la mia unica richiesta. Non scriviamo album con cura e non compiliamo la tracklist con attenzione senza motivo.” di Marta MelaratoLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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