E-Fuel, la risposta salva mobilità e lavoro di cui nessuno parla
Porsche annuncia la costruzione di un impianto di e-fuel in Cile, un’alternativa all’elettrico per mettere al sicuro migliaia di posti di lavoro e anche l’ambiente, con riduzioni di CO2 fino al 95%. Non solo: l’e-fuel si potrebbe usare sulle auto attualmente in commercio, allora perché così pochi ne parlano?
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E-Fuel, la risposta salva mobilità e lavoro di cui nessuno parla
Porsche annuncia la costruzione di un impianto di e-fuel in Cile, un’alternativa all’elettrico per mettere al sicuro migliaia di posti di lavoro e anche l’ambiente, con riduzioni di CO2 fino al 95%. Non solo: l’e-fuel si potrebbe usare sulle auto attualmente in commercio, allora perché così pochi ne parlano?
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E-Fuel, la risposta salva mobilità e lavoro di cui nessuno parla
Porsche annuncia la costruzione di un impianto di e-fuel in Cile, un’alternativa all’elettrico per mettere al sicuro migliaia di posti di lavoro e anche l’ambiente, con riduzioni di CO2 fino al 95%. Non solo: l’e-fuel si potrebbe usare sulle auto attualmente in commercio, allora perché così pochi ne parlano?
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Porsche annuncia la costruzione di un impianto di e-fuel in Cile, un’alternativa all’elettrico per mettere al sicuro migliaia di posti di lavoro e anche l’ambiente, con riduzioni di CO2 fino al 95%. Non solo: l’e-fuel si potrebbe usare sulle auto attualmente in commercio, allora perché così pochi ne parlano?
Le case automobilistiche non si rassegnano al fatto che entro il 2035 non si potranno più produrre auto private a combustione e si giocano il tutto per tutto puntando sull’e-fuel, la “benzina pulita”.
Il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) si è recentemente riunito per la quarta volta per definire la roadmap per la conversione completa dei motori a combustione interna. La questione è delicata poichè In ballo non c’è solo l’ambiente ma anche il destino di migliaia di lavoratori del settore impegnate nella fabbricazione di motori diesel e realizzazione di vari pezzi di ricambio.
Stando alle direttive stringenti e limitanti di CO2 si pensava che l’unica strada percorribile fosse quella delle auto elettriche ma, come evidenziato da un recente studio di Volvo, l’impatto ambientale dei motori elettrici non è pari a zero. Stando all’analisi, infatti, l’auto elettrica arriverebbe al cliente finale con un “debito” di CO2 già elevato, superiore a quello necessario per costruire un’auto vecchio stampo. Sul banco degli imputati ci sono soprattutto le batterie – i cui processi di produzione come l’assemblaggio e la raffinazione dei materiali – genererebbero da sole gas serra superiori del 70% rispetto alla produzione di una normale a benzina.
Con queste premesse il Governo mira a mettere in campo misure che non prediligano la crescita di un solo settore come l’elettrico. L’intero comparto continua a condurre ricerche per migliorare già sperimentate, comprese alcune meno conosciute, per riuscire a centrare l’obiettivo comune della decarbonizzazione. L’alternativa che fra tutte pare la più percorribile è quella rappresentata dagli E-fuel ovvero carburanti sintetici realizzati a partire da ossigeno e idrogeno ‘verde’, aggiungendo l’anidride carbonica presente nell’aria per formare metanolo sintetico. Rimane viva la speranza che i motori termici continuino la propria vita, visto che questi nuovi carburanti possono essere di fatto già utilizzati senza nessuna modifica meccanica alle macchine attualmente prodotte.
Nuova Benzina sintetica.
Questa nuova tipologia benzina low-carbon è stata sperimentata nelle condizioni più estreme da Porsche nelle gare Motorsport con la collaborazione di Exxonmobil con l’obiettivo di portare il progresso tecnologico sulle auto di serie. Il Ceo della casa di Stoccarda Oliver Blume è riuscito nell’impresa e ha annunciato la costruzione di un impianto nella Patagonia cilena a nord di Punta Arenas con l’obiettivo di produzione di circa 130.000 litri di e-Fuel nel 2022 per arrivare a circa 55 milioni di litri entro il 2024 e circa 550 milioni di litri entro il 2026.
Nuovo diesel sintetico
I combustibili alternativi riguardano anche le auto diesel, le quali stanno affrontando un clima di incertezza che sta fermando la propensione d’acquisto anche sul mercato dell’usato. Il colosso tedesco Volkswagen che comprende dodici marchi tra cui appunto anche Porsche, ha dichiarato che utilizzando il nuovo gasolio sperimentato da loro, le emissioni di CO2 calano tra il 70 e il 95% rispetto a quello normale. Dati che consentiranno al gruppo di raggiungere con la loro gamma lo “Way to zero” entro il 2050. Le auto TDI (diesel) predisposte alla compatibilità al nuovo combustibile sono già in consegna dallo scorso giugno.
Questi valori positivi delle nuove miscele E-fuel farebbero ben sperare nella sopravvivenza dei motori a combustione interna e nell’evitare che milioni di persone impiegate nell’ambito automotive perdano il lavoro per la chiusura degli stabilimenti specializzati.
Nel frattempo la start up francese Gouach ha creato una batteria per e-bike e scooter elettrici completamente riparabile in meno di dieci minuti. Una svolta che nei prossimi anni potrebbe riguardare anche il settore automobilistico.
di Marco Mauri
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Tag: automobilismo, mobilità
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