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Per avere successo un videogame deve essere credibile

Il successo dei videogame non dipende solo da una questione grafica. Vince davvero chi trova il giusto equilibrio tra realismo e piacere dell’utente.
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Per avere successo un videogame deve essere credibile

Il successo dei videogame non dipende solo da una questione grafica. Vince davvero chi trova il giusto equilibrio tra realismo e piacere dell’utente.
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Per avere successo un videogame deve essere credibile

Il successo dei videogame non dipende solo da una questione grafica. Vince davvero chi trova il giusto equilibrio tra realismo e piacere dell’utente.
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Il successo dei videogame non dipende solo da una questione grafica. Vince davvero chi trova il giusto equilibrio tra realismo e piacere dell’utente.
«Donne, oltre le gambe c’è di più», recitava un tormentone da discoteca del 1991. Lo stesso adagio vale anche per i videogame di oggi se applicato alla componente estetica, cioè la grafica. Nonostante la rincorsa all’ultra definizione, ai 120 fotogrammi al secondo e agli effetti grafici più in voga tipo il ray tracing tutte caratteristiche ormai quasi standard – la vera conquista che negli ultimi tempi ha segnato l’evoluzione dei videogiochi è il loro ‘comportamento’ in termini di motore fisico e intelligenza artificiale. Per aumentare il coinvolgimento nonché l’immedesimazione del giocatore (e di conseguenza il suo divertimento) è necessario che il videogame risulti credibile: un concetto che addirittura supera i rigidi confini del realismo, spesso non abbastanza emozionante. Ed è così che per esempio le azioni nelle partite di calcio virtuali vengono amplificate sia in quantità che in velocità di esecuzione e, negli incontri di boxe, i pugili digitali sono capaci di tirare pugni come se avessero una resistenza sovrumana. Tutto ciò nella rincorsa verso il perfetto punto d’incontro tra la performance realistica e l’esagerazione mirata al puro piacere dell’utente; di qui la ricerca della perfetta credibilità, il campo di battaglia dei videogiochi recenti e (sempre più) di quelli a venire. Ultimamente infatti capita che i giocatori boicottino un prodotto perché non lo ritengono abbastanza coinvolgente e il motivo risiede proprio nella mancanza di credibilità, più che in lacune estetiche o in altri fattori secondari. Questo perché l’utente attuale ha ormai delle precise aspettative nei confronti di un videogame di qualsiasi genere, avendo perso l’ottica (comprensibilmente) ingenua e un po’ stralunata dei primi, pioneristici giocatori degli anni Settanta e Ottanta. Intelligenza artificiale e motore fisico, componenti essenziali per la credibilità del contesto ludico, sono dunque diventati imprescindibili parametri della qualità di un videogame e riuscire a implementarli correttamente arriva a fare la differenza fra un successo di mercato e un fiasco clamoroso. Si prendano come riferimento i giochi di corsa, dove la credibilità del modello fisico di guida diventa cruciale per la buona riuscita di un titolo. Fulgido esempio tra le ultime novità è l’eccellente “WRC 10”, miglior gioco di rally in circolazione, che offre un impeccabile mix di realismo e divertimento grazie al feeling sui diversi tipi di terreno dei veicoli a disposizione dell’utente (sono presenti tutti i team ufficiali della stagione 2021). Ogni particolare – dalle forze aerodinamiche alla tenuta di strada, dal turbo alla frenata – è stato ricreato con accuratezza e precisione, e la possibilità di gareggiare in competizioni leggendarie come il Rally di Sanremo (la cui prima edizione risale al lontano 1928) aggiunge ulteriore valore al pacchetto. A dimostrazione di quanto scritto prima, la credibilità dell’esperienza ludica non è necessariamente vincolata all’estremo realismo, e il divertentissimo “Hot Wheels Unleashed” ne è la prova lampante. Prodotto su licenza originale Mattel dall’italiana Milestone (marchio internazionale di qualità per i racing game), il gioco permette di lanciarsi in adrenaliniche corse a suon di derapate e boost – con oltre 60 famosi modellini di auto, tra attuali e storici – su arzigogolati quanto fantasiosi circuiti dotati di curve paraboliche, salti, giri della morte e altri spettacolari dettagli che rendono le partite appassionanti oltre ogni previsione, soprattutto se disputate in modalità multiplayer. L’editor di piste incluso fa poi da perfetta ciliegina sulla torta, garantendo al prodotto una longevità praticamente infinita. di Piermarco Rosa

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