Oggi il sentimento comune riguardante i social media è cambiato molto rispetto a qualche anno fa. Le aziende oggigiorno investono in tecnologie sempre più sofisticate. Un esempio è la blockchain.
Dopo un decennio in cui il pensiero generale è stato a favore dei social media come metodo per consentire il dialogo e il fluire delle idee, oggi il sentimento comune è cambiato drasticamente: alcuni ritengono che queste piattaforme siano diventate buchi neri di fanatismo e odio in cui ognuno porta le proprie idee senza cercare il confronto, mentre altri ritengono che queste piattaforme siano diventate troppo aggressive, mettendo a tacere o censurando determinati punti di vista.
La situazione ha creato una sorta di crisi, sia all’interno che all’esterno di queste aziende. Ciò che è chiaro è che non esistono soluzioni semplici a queste sfide e la maggior parte di quelle che vengono presentate tendono a non affrontare la realtà dei problemi e a non comprendere le sfide tecniche e sociali che le rendono impossibili. Le aziende stanno investendo in tecnologie sempre più sofisticate, come l’intelligenza artificiale, per cercare di individuare i contenuti controversi nelle prime fasi del processo ma forse quello che è necessario fare, per una volta, non è guardare avanti ma tornare indietro focalizzando l’attenzione sui protocolli e non sulle piattaforme.
Alla sua nascita Internet era un ‘assemblato’ di molti protocolli diversi, istruzioni e standard che chiunque poteva utilizzare per creare dei programmi come le chat (Irc), la posta elettronica (Smtp) e lo stesso web (Http). Si trattava di protocolli aperti e utilizzabili liberamente da tutti, una ricetta che ha favorito l’enorme successo della Rete e che oggi pare a molti una modalità da reintrodurre per ovviare ai problemi che i social ingigantiscono invece di mitigare.
Kickstarter (il più importante sito per il finanziamento collettivo di progetti creativi) ha dichiarato che supporterà lo sviluppo di un protocollo – aperto e bastato su blockchain pubblica – per decentralizzare le funzionalità principali e che potrà essere utilizzato da tutti, anche dai concorrenti. Anche Twitter sta finanziando un gruppo di ricercatori per creare uno standard aperto e decentralizzato per i social media, con l’obiettivo di rendere Twitter stesso un semplice programma che utilizzi il suddetto protocollo.
L’uomo è bravissimo a inventare tecnologie che non sa bene come e dove applicare: pensare che la blockchain sia un vezzo tecnologico per fare due soldi con i Bitcoin è infantile quanto pensare che le ricerche sugli atomi possano portare solo alla bomba atomica, visto che è dalla blockchain che passerà il futuro della nostra società.
di Rudy Bandiera
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Torna la Pokémon mania con un’app da record
12 Dicembre 2024
La nuova frontiera del collezionismo contemporaneo si chiama “Pokémon Trading Card Game Pocket”,…
Disconnessi
11 Dicembre 2024
“E adesso? Che cosa facciamo?”. Per qualche ora si sono verificati in tutto il mondo malfunziona…
WhatsApp, Instagram e Facebook down: registrati malfunzionamenti alle piattaforme di Meta in tutto il mondo
11 Dicembre 2024
WhatsApp, Facebook, Instagram non stanno funzionando: segnalati il tutto il mondo malfunzionamen…
L’Inps si salva dagli hacker ma soccombe al Garante della privacy
07 Dicembre 2024
A dare notizia il 3 dicembre della violazione della privacy maldestramente commessa da…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.