Il Parco Verde di Caivano, un rione il cui nome è associato a degrado, violenza, criminalità. Qui dove l’oratorio è stato intitolato alla piccola Fortuna, 6 anni, violentata e uccisa lanciandola dall’ottavo piano di un palazzo nel 2014.

Un luogo dove don Maurizio Patriciello porta avanti la sua battaglia per la legalità. Proprio qui è avvenuto un episodio che commuove, e colpisce. Durante un incontro nella chiesa di San Paolo organizzato con dei bambini e dei rappresentanti delle forze dell’ordine, un bimbo di 5 anni si è rivolto al comandante dei Carabinieri della compagnia di Caivano con queste parole: “Io mi ricordo di te, avevi la giacca nera come quella che porti adesso quando sei venuto a prendere papà. Sei stato bravo”. Un bambino di 5 anni che ringrazia il militare che ha arrestato suo padre.

Una scena commovente, e infatti il Carabiniere ha abbracciato il piccolo. Ancora più commovente perché potentissima nel suo significato. Perché rappresenta un germoglio di speranza in una terra dove a far notizia è solo la criminalità. Che coinvolge anche i giovanissimi. Una storia che racconta che un cambiamento è possibile. Anche al Parco Verde di Caivano. E che proprio i bambini ne possono essere portatori.

di Annalisa Grandi