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Gino Cecchettin: “Abbraccerei i genitori di Filippo Turetta, vivono un dramma più grande del mio”

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“Mi sono immedesimato nei genitori di Filippo Turetta diverse volte… Darei loro un abbraccio”. A pronunciare queste toccanti parole è Gino Cecchettin, padre di Giulia

Gino Cecchettin Filippo Turetta

Gino Cecchettin: “Abbraccerei i genitori di Filippo Turetta, vivono un dramma più grande del mio”

“Mi sono immedesimato nei genitori di Filippo Turetta diverse volte… Darei loro un abbraccio”. A pronunciare queste toccanti parole è Gino Cecchettin, padre di Giulia

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Gino Cecchettin: “Abbraccerei i genitori di Filippo Turetta, vivono un dramma più grande del mio”

“Mi sono immedesimato nei genitori di Filippo Turetta diverse volte… Darei loro un abbraccio”. A pronunciare queste toccanti parole è Gino Cecchettin, padre di Giulia

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“Mi sono immedesimato nei genitori di Filippo Turetta diverse volte, anche perché sono molto razionale… Darei loro un abbraccio. Non li posso giudicare, stanno vivendo un dramma più grande del mio. Io cercherò di tornare a sorridere, ci sono già riuscito, ho amici e figli fantastici; loro faranno più fatica, saranno sempre i genitori di un omicida. Hanno tutta la mia comprensione”. A pronunciare queste toccanti parole è Gino Cecchettin – presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ospite della terza edizione di Obiettivo 5, il campus di formazione per l’equità e l’inclusione – padre di Giulia, uccisa lo scorso 11 novembre dall’ex fidanzato Filippo Turetta.

Gino Cecchettin ha ricordato sua figlia Giulia nel libroCara Giulia” (Rizzoli, 2024), uscito pochi giorni fa. “Questo applauso spero sia per Giulia”, le parole di Gino dopo essere salito sul palco, che prosegue: “Non sono riuscito a trattenere le lacrime entrando perché era una studentessa come voi. Era una ragazza fantastica. Ho pensato di scrivere un libro perché restasse una memoria di Giulia. Ha sempre raccolto l’essenza dell’amore, altruista verso chiunque avesse un minimo di bisogno, dalla famiglia a chi avesse difficoltà, si prodigava, voleva essere utile. Il libro è perché Giulia resti”.

Gino Cecchettin torna a parlare del dramma che ha vissuto l’ultimo giorno che ha visto sua figlia Giulia: “Una giornata ordinaria – racconta – è diventata l’ultima giornata con mia figlia, vissuta come tutti i giorni. Innestiamo il pilota automatico, tutti dobbiamo fare tante cose e non poniamo attenzione ai secondi preziosi che viviamo accanto ai nostri figli. Non ricordo nulla di quel sabato se non quando ho iniziato a chiedermi, dov’è mia figlia? Perché non torna? La vita va vissuta costantemente ponendo l’attenzione ai minimi dettagli, questo ho imparato. Dovremmo assaporare ogni secondo, ogni giorno, da quando ci alziamo”.

di Filippo Messina

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