Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Il giudice che punisce l’egoismo

|
Il piccolo Eitan dovrà tornare in Italia, lo ha stabilito il Tribunale di Gerusalemme. È toccato al giudice prendere la decisione per il futuro del bambino dato che le famiglie non si sono riuscite a mettere d’accordo. Il nonno però ha già annunciato ricorso.

Il giudice che punisce l’egoismo

Il piccolo Eitan dovrà tornare in Italia, lo ha stabilito il Tribunale di Gerusalemme. È toccato al giudice prendere la decisione per il futuro del bambino dato che le famiglie non si sono riuscite a mettere d’accordo. Il nonno però ha già annunciato ricorso.
|

Il giudice che punisce l’egoismo

Il piccolo Eitan dovrà tornare in Italia, lo ha stabilito il Tribunale di Gerusalemme. È toccato al giudice prendere la decisione per il futuro del bambino dato che le famiglie non si sono riuscite a mettere d’accordo. Il nonno però ha già annunciato ricorso.
|
Non ci sono vincitori né vinti nella triste vicenda del piccolo Eitan. Ieri il Tribunale di Gerusalemme ha stabilito che l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone dovrà tornare in Italia perché “è lì il suo ambiente di vita abituale”. Non Israele, non la famiglia israeliana, come rivendicava il nonno del bambino, Shmuel Peleg. Impossibile immaginare gli strascichi che una tragedia simile lasci nell’anima, quando a causa dell’incuria umana accade di perdere madre, padre, bisnonni e fratellino. Eitan dovrà combatterci tutta la vita e rattrista sapere che in questa battaglia i nemici da “sconfiggere”, incredibilmente, siano le persone a lui più vicine. I Peleg, infatti, hanno già annunciato ricorso, ragion per cui è importante rendere subito esecutiva la sentenza. Eitan merita pace e di tornare a sedere con i compagni della scuola che avrebbe dovuto cominciare da lì a due giorni se il nonno non lo avesse portato via con l’inganno. A nulla è valso l’appello del giudice alle parti di provare a ricucire lo strappo, pensando in primis al benessere del piccolo. Una vicenda che richiama alla mente quella delle due donne che proprio a Gerusalemme, 3000 anni or sono, si presentarono al cospetto di Re Salomone rivendicando la maternità dello stesso neonato. Alla richiesta di dividere il piccolo in due, la vera madre fece un passo indietro per amore. Oggi tutti sbandierano il proprio amore per Eitan ma nessuno sembra disposto a cedere di un millimetro.   di Ilaria Cuzzolin

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

“Martina è viva!”. Ad Afragola (Napoli) l’ultimo saluto alla 14enne Martina Carbonaro – IL VIDEO

04 Giugno 2025
“Martina è viva!”: si è alzato un urlo nella basilica di Sant’Antonio, ad Afragola (Napoli), dop…

La madre di Chiara Poggi: “Siamo disgustati, si infanga la memoria di nostra figlia in tv”

04 Giugno 2025
“Siamo disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive….

Incendio all’Università della Tuscia (Viterbo). Trovato vivo l’operaio disperso – IL VIDEO

04 Giugno 2025
Un vasto incendio si è sviluppato nella sede della facoltà di Agraria dell’Università della Tusc…

Cinque bambini intossicati dal cloro in una piscina a Roma

03 Giugno 2025
Una brutta avventura per cinque bambini di nove anni, uno dei quali è ricoverato ora in terapia …

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI

    Exit mobile version