Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Il saluto romano e l’antifascismo di cui abbiamo bisogno

Il saluto fascista ancora oggi anima il dibattito pubblico. È sacrosanto dirsi antifascisti ma sarebbe opportuno praticare l’antifascismo studiando di più la nostra storia
|

Il saluto romano e l’antifascismo di cui abbiamo bisogno

Il saluto fascista ancora oggi anima il dibattito pubblico. È sacrosanto dirsi antifascisti ma sarebbe opportuno praticare l’antifascismo studiando di più la nostra storia
|

Il saluto romano e l’antifascismo di cui abbiamo bisogno

Il saluto fascista ancora oggi anima il dibattito pubblico. È sacrosanto dirsi antifascisti ma sarebbe opportuno praticare l’antifascismo studiando di più la nostra storia
|
|
Il saluto fascista ancora oggi anima il dibattito pubblico. È sacrosanto dirsi antifascisti ma sarebbe opportuno praticare l’antifascismo studiando di più la nostra storia
Sul serio all’alba del 2024 stiamo a parlare del saluto fascista? Come se fosse un elemento su cui potersi dividere in qualsiasi modo. Fra persone ancora dotate di raziocinio, si intende. Come se avessimo bisogno di una sentenza della Corte di Cassazione per poter aggiungere qualcosa – fosse anche una virgola, un fiato, un rigurgito – alle sentenze inappellabili emesse dalla Storia. Sul serio dobbiamo assistere a questo confronto debilitante e sconfortante fra chi pensa che la Cassazione abbia dato “ragione “ ai debosciati di Acca Larentia o a una certa tipologia di antifascisti impegnati a vedere un federale e un gerarca a ogni angolo di strada?  Le domande che ci poniamo più che retoriche sono profondamente sconfortanti. Ci rifiutiamo di fare l’esegesi della sentenza, per chiederci se ogni anno avranno ragione quei quattro disperati fuori dalla storia a radunarsi tutti felici di poter fare il saluto romano. Ci rifiutiamo – osservandoli con un mix di imbarazzo e pietà – di vedere impossibili ritorni di fez e camice nere a ogni sospiro, dichiarazione sballata e perlopiù patetica di gente che ha palesemente un rapporto claudicante con la Storia e spesso anche con l’italiano. È sacrosanto e doveroso dirsi antifascisti, ma sarebbe anche opportuno praticare l’antifascismo studiando di più la nostra storia, cercando di capire e magari spiegare ai nostri figli come il nostro Paese possa essere precipitato nell’incubo del ventennio. Solo che questo modo di praticare l’antifascismo implica un certo impegno e fatica, molto più che provare a costruire semplicemente delle polemiche dal fiato corto che sembrano l’unica preoccupazione di un’opposizione sfibrata. di Fulvio Giuliani La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Violenza sessuale sulle figlie minorenni, padre arrestato a Messina

22 Novembre 2024
Le violenze nei confronti delle due figlie minori di 14 anni sono state denunciate nell’ottobre …

Lamezia Terme, aggredita troupe di “Fuori dal Coro”

21 Novembre 2024
A Lamezia Terme la troupe del programma televisivo “Fuori dal Coro” è stata aggredita insieme al…

Trapani, 11 poliziotti arrestati e 14 ai domiciliari: l’accusa è di tortura

20 Novembre 2024
Le indagini erano partite nel 2021 a seguito delle denunce dei detenuti. 46 in tutto gli indagat…

Processo per la morte di Regeni, un testimone: “In carcere ho visto Giulio bendato, sfinito e torturato con scosse elettriche”

19 Novembre 2024
Nuove – e sconcertanti – rivelazioni arrivano dal processo per la morte di Giulio Regeni. Le dic…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

Exit mobile version