Impagnatiello in aula: “Ho costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato”
Ad un anno esatto dalla morte di Giulia Tramontano, in aula oggi Alessandro Impagnatiello che confessa: “L’ho uccisa io. Ma sono totalmente diverso oggi”
Impagnatiello in aula: “Ho costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato”
Ad un anno esatto dalla morte di Giulia Tramontano, in aula oggi Alessandro Impagnatiello che confessa: “L’ho uccisa io. Ma sono totalmente diverso oggi”
Impagnatiello in aula: “Ho costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato”
Ad un anno esatto dalla morte di Giulia Tramontano, in aula oggi Alessandro Impagnatiello che confessa: “L’ho uccisa io. Ma sono totalmente diverso oggi”
Ad un anno esatto dalla morte di Giulia Tramontano, in aula oggi Alessandro Impagnatiello che confessa: “L’ho uccisa io. Ma sono totalmente diverso oggi”
Proprio in queste ore, a un anno esatto dalla morte di Giulia Tramontano, come un tragico segno del destino, a deporre in aula davanti alla corte d’assise è proprio Alessandro Impagnatiello, compagno della donna barbaramente uccisa il 27 maggio 2023, incinta del loro figlio Thiago.
“La persona che ero in quel periodo non è quella di oggi. Questo processo mi sta aiutando a mettere a posto dei punti che avevo sparsi, dei tasselli confusi. Ora posso parlare della reale verità, oggi sono una persona lucida”: ha esordito con queste parole Impagnatiello, rispondendo per la prima volta alle domande della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo.
Poi ancora: “A Giulia non ho mai fatto credere che fosse pazza, io ho costruito un infinito castello di bugie. Un mare di bugie in cui io stesso sono annegato”.
Prima di queste confessioni, è stata ascoltata la testimonianza del luogotenente Giulio Buttarelli a cui è affidato il compito di ricostruire nel dettaglio tutti i passaggi delle indagini. Ne è emerso che nel periodo in cui Giulia Tramontano aveva accusato problemi di stomaco, Impagnatiello aveva effettuato ricerche sul web come “ammoniaca feto” o “veleno topi incinta“. Il 7 gennaio 2023 Impagnatiello ricerca “quanto veleno per topi necessario per uccidere una persona”.
L’uomo ha nuovamente confermato la sua totale responsabilità. Si attende, a momenti, la chiusura dell’udienza.
di Raffaela Mercurio
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
-
Tag: cronaca
Leggi anche