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“Intervista non autorizzata”. La Procura Generale di Milano chiede la revoca della semilibertà per Alberto Stasi

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L’intervista (andata in onda il 30 marzo 2025) rilasciata da Alberto Stasi al programma “Le Iene” (Italia 1) non è stata autorizzata. E, di conseguenza, si chiede la revoca della semilibertà per Stasi

“Intervista non autorizzata”. La Procura Generale di Milano chiede la revoca della semilibertà per Alberto Stasi

L’intervista (andata in onda il 30 marzo 2025) rilasciata da Alberto Stasi al programma “Le Iene” (Italia 1) non è stata autorizzata. E, di conseguenza, si chiede la revoca della semilibertà per Stasi

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“Intervista non autorizzata”. La Procura Generale di Milano chiede la revoca della semilibertà per Alberto Stasi

L’intervista (andata in onda il 30 marzo 2025) rilasciata da Alberto Stasi al programma “Le Iene” (Italia 1) non è stata autorizzata. E, di conseguenza, si chiede la revoca della semilibertà per Stasi

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L’intervista (andata in onda il 30 marzo 2025) rilasciata da Alberto Stasi al programma “Le Iene” (Italia 1) non è stata autorizzata. E, di conseguenza, si chiede la revoca della semilibertà per Stasi. È questa la richiesta della Procura Generale di Milano che ha presentato ricorso in Cassazione per chiedere la revoca del provvedimento con cui – nelle scorse settimane – il Tribunale di sorveglianza ha concesso la semilibertà ad Alberto Stasi.

Stasi – lo ricordiamo – ex compagno di Chiara Poggi, è l’unica persona condannata per il delitto di Garlasco (nel 2015, in via definitiva a 16 anni).

Il motivo dell’impugnazione sarebbe legato alla mancata richiesta di autorizzazione a rilasciare un’intervista al programma “Le Iene” durante un permesso per un ricongiungimento familiare.

La vicenda, secondo la Procura Generale, sarebbe dovuta essere valutata in maniera diversa dai giudici.

L’intervista a “Le Iene”

La richiesta della revoca della semilibertà ad Alberto Stasi “è legata solo all’intervista alle Iene” poiché non sarebbe stata autorizzata. È quanto spiega la procuratrice generale Francesca Nanni. Secondo la ricostruzione in udienza della sostituta pg Valeria Marino, a Stasi era stato concesso il permesso premio per ragioni familiari. Ma non per rilasciare un’intervista.

La pg Nanni sottolinea poi che il percorso carcerario di Stasi è stato finora all’insegna del rispetto delle regole.

Il legale di Alberto Stasi: “Siamo tranquillissimi”

“La questione dell’intervista è già stata ampiamente chiarita dal carcere e dal Tribunale di Sorveglianza. Quindi siamo tranquillissimi anche perché, se mai avesse violato qualche  prescrizione, avrebbero dovuto revocargli il lavoro esterno non negargli la semilibertà”. Sono queste le parole pronunciate dall’avvocata Giada Bocellari, uno dei legali di Alberto Stasi. Bocellari fa riferimento al ricorso chiesto dalla Procura generale di Milano in Cassazione.

di Filippo Messina

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