Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Risse appuntamento

La follia delle baby risse su appuntamento

Sono tutti minorenni i giovanissimi che in pieno giorno trasformano le città in campi di battaglia in vere risse su appuntamento

|

La follia delle baby risse su appuntamento

Sono tutti minorenni i giovanissimi che in pieno giorno trasformano le città in campi di battaglia in vere risse su appuntamento

|

La follia delle baby risse su appuntamento

Sono tutti minorenni i giovanissimi che in pieno giorno trasformano le città in campi di battaglia in vere risse su appuntamento

|
|

Sono tutti minorenni i giovanissimi che in pieno giorno trasformano le città in campi di battaglia in vere risse su appuntamento

Sono tutti minorenni. E, a dispetto di quanto si tende a immaginare e raccontare, non soltanto immigrati di seconda generazione. Si muovono rigorosamente in gruppo e si danno appuntamento sui social. Non per incontrarsi, ma per picchiarsi. È la nuova frontiera di quel fenomeno ribattezzato delle baby gang, ma comunque le si voglia chiamare il concetto è questo: giovanissimi che in pieno giorno trasformano le città in campi di battaglia. E per città non s’intendono solo quelle di cui si è soliti leggere sui giornali, da Milano a Napoli fino alla Capitale, dove gli episodi sono stati diversi in piazza di Spagna, con il necessario intervento delle forze dell’ordine a disperdere i belligeranti. Succede anche in luoghi che nell’immaginario collettivo sono oasi di pace, Parma ad esempio. Provate a farvi un giro per il centro, il sabato pomeriggio. Lo spaccato, anche solo a livello visivo, è impressionante. Così come impressionante è vedere come questi giovanissimi non sembrano già avere nulla da perdere. Deridono le forze dell’ordine, consapevoli che la loro giovane età è un facile scudo dietro cui nascondersi.

Non siamo ipocriti, le risse fra giovani e giovanissimi non sono una novità di questi anni. Ci sono sempre state, anche quando giovanissimi eravamo noi. Solo che adesso la Rete fornisce accesso facile a una serie di oggetti che vengono utilizzati: ultimamente sono comparsi i dissuasori elettrici, ad esempio. Non sono esattamente dei taser, ma quasi. E si possono appunto acquistare facilmente online: proprio a Parma un ragazzino è stato rapinato da dei coetanei dopo essere stato colpito con uno di questi dissuasori. E ancora manganelli, coltellini, tutto quello che può servire a far male.

Nessuno fra gli adolescenti si stupisce di vederli usare. Sembra normale. Così come sembra normale darsi appuntamento per picchiarsi solo per uno sguardo di troppo a una ragazza o per un messaggio a una ex. Oltre alla facilità con cui si ricorre alla violenza, sconcerta sentire elencarne i motivi. Perché in fondo questi sono poco più che bambini, quindi le motivazioni – posto che di valide comunque non ne esistono – sono ridicole.

Non è un fenomeno da sottovalutare, da derubricare appunto a riedizione di quanto in fondo è sempre successo. Perché per questi giovanissimi – lo ribadiamo: italiani così come immigrati di seconda generazione – il linguaggio della violenza sembra essere diventato normale. Non sono bravate, non si può pensare che passerà. Bisogna fare un ragionamento serio su questa generazione di adolescenti, che rischia di perdersi e che invece rappresenta il nostro futuro.

di Annalisa Grandi

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

La figlia di Gisèle Pelicot: “Anche io abusata per 10 anni”

06 Marzo 2025
La figlia di Gisèle Pelicot denuncia il padre: “Anche io abusata per 10 anni”. Un altro tassello…

La voce di Papa Francesco in piazza San Pietro – IL VIDEO

06 Marzo 2025
La voce di Papa Francesco in Piazza San Pietro: “Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodi…

Acerra, l’unica cosa certa è la straziante fine della piccola

05 Marzo 2025
Acerra: si continua a titolare bimba sbranata dal Pitbull, ma più passano i giorni meno è chiaro…

Papa Francesco, “condizioni stazionarie, nessuna insufficienza respiratoria”

05 Marzo 2025
Papa Francesco “anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respi…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI