Mediobanca rigetta l’ops di Monte dei Paschi di Siena. “Distrugge valore”
Il Cda di Mediobanca “rigetta” l’ops – l’offerta pubblica di scambio – “non concordata” lanciata da Monte dei Paschi di Siena (Mps) e ritenuta “fortemente distruttiva di valore”
Mediobanca rigetta l’ops di Monte dei Paschi di Siena. “Distrugge valore”
Il Cda di Mediobanca “rigetta” l’ops – l’offerta pubblica di scambio – “non concordata” lanciata da Monte dei Paschi di Siena (Mps) e ritenuta “fortemente distruttiva di valore”
Mediobanca rigetta l’ops di Monte dei Paschi di Siena. “Distrugge valore”
Il Cda di Mediobanca “rigetta” l’ops – l’offerta pubblica di scambio – “non concordata” lanciata da Monte dei Paschi di Siena (Mps) e ritenuta “fortemente distruttiva di valore”
Il Cda di Mediobanca “rigetta” l’ops – l’offerta pubblica di scambio – “non concordata” lanciata da Monte dei Paschi di Siena (Mps) e ritenuta “fortemente distruttiva di valore”
Il Cda di Mediobanca “rigetta” l’ops – l’offerta pubblica di scambio – “non concordata” lanciata da Monte dei Paschi di Siena (Mps) e ritenuta “fortemente distruttiva di valore”. “Si premette che l’offerta non è stata concordata ed è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca” è quanto si legge in una nota pubblicata da Mediobanca, l’istituto guidato da Alberto Nagel.
Mediobanca, che spiega come l’operazione sia “caratterizzata dai rilevanti intrecci azionari di Delfin e Caltagirone”, scrive: “Fermo restando che Mediobanca si esprimerà sull’Offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge, sulla base dell’analisi del Comunicato il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ritiene l’offerta priva di razionale industriale e finanziario, e dunque distruttiva di valore per Mediobanca”.
Inoltre, Mediobanca ritiene che l’ops di Mps:
- non abbia valenza industriale pregiudicando l’identità e il profilo di business del Gruppo Mediobanca focalizzato su segmenti di attività a elevato valore aggiunto e con evidenti traiettorie di crescita;
- distrugga valore per gli azionisti di Mediobanca e di MPS essendo facile prevedere una copiosa perdita di clienti in quelle attività (quali il Wealth Management e l’Investment Banking) che presuppongono l’indipendenza, la reputazione e la professionalità dei professionisti;
- sia negativamente caratterizzata dalla difficoltà a determinare il valore intrinseco dell’azione della Banca MPS che presenta un patrimonio netto che fronteggia rilevanti attività fiscali, attività deteriorate e rischi di contenzioso legale (3,3 miliardi), indicatori di rischio peggiori rispetto alle altre banche italiane, rilevanti perdite pregresse, una marcata concentrazione geografica (70% filiali al centro-sud Italia) e di clientela (piccole media impresa), mancanza di fabbriche prodotto.
E ancora: “La presenza degli stessi azionisti in Mps, Mediobanca e Assicurazioni Generali nell’ambito di un’offerta esclusivamente in azioni, configura una potenziale disomogeneità negli interessi rispetto al resto della compagine azionaria”.
di Filippo Messina
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