Overtourism sostenibile
In vista dell’estate molteplici e tutte importanti le questioni sul tappeto: non soltanto l’overtourism e gli affitti brevi, ma anche la sostenibilità dei costi di gestione a carico delle amministrazioni
Overtourism sostenibile
In vista dell’estate molteplici e tutte importanti le questioni sul tappeto: non soltanto l’overtourism e gli affitti brevi, ma anche la sostenibilità dei costi di gestione a carico delle amministrazioni
Overtourism sostenibile
In vista dell’estate molteplici e tutte importanti le questioni sul tappeto: non soltanto l’overtourism e gli affitti brevi, ma anche la sostenibilità dei costi di gestione a carico delle amministrazioni
Oltre tre milioni di turisti in più previsti nell’anno in corso. Un balzo in avanti dovuto al Giubileo e alle celebrazioni per i 2.500 anni dalla sua fondazione. Fa riflettere la stima sul sovraffollamento da turisti a Napoli lanciata nelle scorse settimane dal sindaco del capoluogo campano e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, perché è in linea con le aspettative per il settore turistico in Italia: +3-5%. Per le città si rinnova quindi la sfida all’accoglienza dei visitatori in ‘modalità sostenibile’. Molteplici e tutte importanti le questioni sul tappeto: non soltanto l’overtourism e gli affitti brevi (con i relativi regolamenti), ma anche la sostenibilità dei costi di gestione a carico delle amministrazioni, che vanno dal potenziamento del servizio di trasporti e di quello sanitario all’allungamento dell’orario di lavoro per il personale della polizia locale, della raccolta dei rifiuti e della manutenzione.
A Napoli si riflette sull’adozione di un ticket d’ingresso, su cui a breve sarà Venezia a piantare concretamente la prima bandierina. Per 54 giorni l’anno sarà richiesto un contributo di 5 euro (se pagato entro tre giorni dall’acquisto) oppure di 10 euro (per le iscrizioni tardive). Il ‘metodo Venezia’ ha fatto proseliti: c’è infatti un ticket di 10 euro da pagare anche in Liguria, per godersi il sentiero romantico – ma fragile e meta di fiumi di turisti – della via dell’Amore alle Cinque Terre. Accesso via prenotazione, massimo 400 persone ogni ora tagliando alla mano (o nello smartphone).
Il terzo indizio che forma la prova arriva dalle Dolomiti: la scritta comparsa lo scorso anno sulle Tre Cime di Lavaredo (“Turisti andate a casa”) era il segnale della sofferenza da sovraffollamento a Cortina, che con Milano ospiterà il prossimo anno le Olimpiadi invernali. Ecco quindi che il Comune di Auronzo di Cadore ha fissato l’accesso regolamentato – attraverso un sistema di prenotazione e un numero chiuso di visitatori giornalieri – sulle celebri Tre Cime, i cui dettagli saranno presentati nei prossimi giorni. Attualmente per accedervi è previsto un pedaggio che varia in base alla tipologia di veicolo: si va dai 20 e 30 euro per moto e auto sino ai 120 euro per i minibus da 30 posti.
Sulla proliferazione di appartamenti a uso turistico, se le strutture ricettive extra alberghiere si sono mostrate poco aperte alla richiesta del Codice identificativo nazionale imposto dal governo per le locazioni brevi, a Firenze c’è stata l’introduzione di registri nazionali, con i vigili urbani al lavoro per la rimozione delle keybox nel centro storico. E così a Roma, dove il Campidoglio sta per inviare ai condomini una diffida a rimuovere circa 500 ‘scatolette per chiavi’ illegali. Sempre nella Capitale, a proposito di ‘turismo sostenibile’, il nuovo regolamento in vigore per i dehors nei ristoranti prevede una riduzione dei tavolini all’aperto nella zona Unesco, in modo da garantire una migliore salvaguardia del cuore della città.
di Nicola Sellitti
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