A Roma la manifestazione per l’Europa – IL VIDEO
Piazza del Popolo è una distesa di maglie e bandiere blu. È una piazza che accoglie idee diverse, ma convergenti: al centro c’è l’Europa. Le parole di Michele Serra – organizzatore dell’evento – e dei manifestanti
A Roma la manifestazione per l’Europa – IL VIDEO
Piazza del Popolo è una distesa di maglie e bandiere blu. È una piazza che accoglie idee diverse, ma convergenti: al centro c’è l’Europa. Le parole di Michele Serra – organizzatore dell’evento – e dei manifestanti
A Roma la manifestazione per l’Europa – IL VIDEO
Piazza del Popolo è una distesa di maglie e bandiere blu. È una piazza che accoglie idee diverse, ma convergenti: al centro c’è l’Europa. Le parole di Michele Serra – organizzatore dell’evento – e dei manifestanti
Piazza del Popolo è una distesa di maglie e bandiere blu. È una piazza che accoglie idee diverse, ma convergenti: al centro c’è l’Europa. Le parole di Michele Serra – organizzatore dell’evento – e dei manifestanti
Piazza del Popolo è una distesa di maglie e bandiere blu. È una piazza che accoglie idee diverse, ma convergenti: al centro c’è l’Europa. La libertà, i diritti e la necessità di difendere i propri valori. Ci sono più di 50.000 persone arrivate da tutta Italia (molte delle quali non sono riuscite nemmeno ad arrivare in piazza, piena oltre il limite). Insieme a sindacati, associazioni, intellettuali, artisti, mondo universitario, realtà pacifiste, società civile e movimenti europeisti. Ci sono anche partiti e politici, a eccezione di quelli di governo e Giuseppe Conte.
Ma gli unici a salire sul palco sono i 14 sindaci che hanno collaborato a organizzare l’evento ideato dal giornalista di Repubblica e scrittore Michele Serra.
E’ lui il primo a salire sul palco, dopo le note dell’Inno alla Gioia: “Siamo in tanti perché siamo un popolo, che è una parola che negli ultimi anni è stata sottratta alla democrazia ed invece è la più democratica delle parole. Una piazza Europea è una piazza di persone che su molte cose non la pensano allo stesso modo. Ognuno di voi potrebbe avere qualcuno accanto che vota per un altro partito, che non crede in Dio o nel vostro Dio. Nel mondo non va molto di moda la democrazia”, dice.
E ai politici consiglia di essere “un poco più stupidi, come questa piazza che non ha fatto calcoli, che non sa esattamente che cosa si deve fare, ma cerca di farlo lo stesso. Cercate, per favore, di parlarvi e addirittura di ascoltarvi. Noi siamo qui, oggi, perché la nostra solitudine e le nostre speranze ci impedivano di restarcene in casa. Ci hanno spinto a uscire di casa, e a ritrovarci qui. Insieme. La ripeto perché è la più europea delle parole: insieme”.
Dopo di lui sul palco parla Renata Colorni, traduttrice ed editor, figlia del patriota e antifascista Eugenio Colorni, di madre tedesca: “Mi chiamo Renata Colorni, ho 85 anni, sono figlia di Ursula Hirschmann e di Eugenio Colorni, ma sono stata anche, perché così mi sono sentita fin da bambina, figlia di Altiero Spinelli. A Ventotene, dove Colorni e Spinelli si incontrarono nel 1939, ho vissuto i primissimi anni della mia vita. Sono qui oggi, sono venuta da Milano in questa bellissima, affollata e variegata Piazza per l’Europa, perché ho istintivamente e per un moto sentimentale immediato risposto di Sì all’accorato appello di Michele Serra, ‘Dite qualcosa di europeo’”.
Per lo scrittore Antonio Scurati “ripudiare la guerra non significa essere inermi. Noi non siamo gente che rade al suolo le città. Non massacriamo i civili e non deportiamo i bambini e li usiamo come riscatto. Lo abbiamo fatto quando gli italiani, non tutti ma troppi, erano fascisti e alleati con i nazisti. Ma proprio per questo abbiamo smesso di farlo per sempre”
In Piazza del Popolo non si vedono bandiere di partito, ma le spaccature sul futuro della difesa europea emergono ugualmente.
Carlo Calenda, segretario di Azione, parlando della manifestazione ha detto che “nessuno ha intenzione di lasciare la piazza ai ‘pacifinti’. Il nostro dovere è essere dritti, a volte abrasivi, perché il tempo di essere pieni di melassa e retorica è finito”.
Il segretario di Sinistra italiana e deputato di Avs Nicola Fratoianni, a margine della manifestazione di Roma ha invece dichiarato: “Fin dall’inizio mi sono schierato a favore della pace – contro l’escalation militare – e oggi non posso che confermarlo davanti al suicidio di Ursula von der Leyen e 800 miliardi che rappresentano un favore enorme a chi vuole la disgregazione dell’Unione Europea”.
Per Elly Schlein, segretaria del Pd quella di oggi è stata “una splendida piazza di partecipazione per l’Europa che vogliamo costruire, un’Europa federale, unita, un’Europa che affronta insieme le sue sfide. Noi come Partito democratico ci siamo, con uno spirito federalista che si richiama al manifesto di Ventotene, che vuole sfidare i nazionalismi, riuscire a far superare l’unanimità, quei veti e gli egoismi nazionali che fin qui hanno tenuto sempre a freno il progetto europeo che deve andare avanti”.
di Giacomo Chiuchiolo
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