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I gesti e le amnesie

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Il rientro in Italia di Chico Forti è un grande risultato politico oltre ogni dubbio. Un successo altrettanto palese della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del suo governo

Chico Forti Giorgia Meloni

I gesti e le amnesie

Il rientro in Italia di Chico Forti è un grande risultato politico oltre ogni dubbio. Un successo altrettanto palese della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del suo governo

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I gesti e le amnesie

Il rientro in Italia di Chico Forti è un grande risultato politico oltre ogni dubbio. Un successo altrettanto palese della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del suo governo

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Il rientro in Italia di Chico Forti, al termine di una lunghissima disputa giudiziaria con gli Stati Uniti d’America, è un grande risultato politico oltre ogni dubbio. Un successo altrettanto palese della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del suo governo.

Anche perché certifica l’ottimo rapporto fra Palazzo Chigi e la Casa Bianca, nonché un forte segnale (sempre politico) arrivato dallo Studio Ovale all’ufficio della presidenza del Consiglio.

Consentire a un condannato per omicidio – per quanto sempre dichiaratosi innocente – di poter scontare la sua pena in patria non è esattamente un dettaglio, per chiunque abbia una percezione anche vaga del concetto di giustizia e di esecuzione della condanna negli Usa.

Il gesto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni di andare a ricevere in aeroporto, al suo rientro in Italia, quello che per i tribunali americani è e resta un colpevole di omicidio “oltre a ogni ragionevole dubbio” ne lascia molti sul terreno.

Perché farlo? Che bisogno c’era? Quanto stride con i tanti gesti che non sono stati mai compiuti nei confronti delle troppe vittime di gravissime ingiustizie – accertate e non solo dichiarate dai diretti interessati – nel nostro Paese? Come sarà stata vista la cosa alla Casa Bianca?

Sia chiaro: qui non c’entra nulla quello che ciascuno di noi può pensare della storia di Chico Forti. È irrilevante. Nel dettaglio, chi scrive non ha un’idea forte, non può averla, non conosce la vicenda se non per la pressione mediatica che (per fortuna del nostro connazionale) non si è mai spenta.

Di sicuro, tante vittime di ingiustizie talvolta surreali dei nostri tribunali o le vittime di una condizione carceraria italiana che è una vergogna – si pensi al recentissimo e ignobile caso del Beccaria di Milanonon hanno potuto godere di uguale interesse e appoggio.

Ovviamente, la giornata è passata senza grandi rilievi dalle opposizioni, terrorizzate anche solo all’idea di poter essere scambiate per giustizialiste. Del resto, in politica sembra che avere un’idea indipendentemente dall’eco social sia ormai vietato.

Così la presidente del Consiglio massimizza il suo successo e passa all’incasso con vista sulle elezioni, ma i dubbi restano.

di Fulvio Giuliani

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