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Il futuro del Veneto passa da Zaia

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L’ultimo ospite di “Autori in Costa“ 2025 è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. È l’uomo intorno al quale si è scatenata la battaglia sul “No“ al terzo mandato come governatore

Il futuro del Veneto passa da Zaia

L’ultimo ospite di “Autori in Costa“ 2025 è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. È l’uomo intorno al quale si è scatenata la battaglia sul “No“ al terzo mandato come governatore

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Il futuro del Veneto passa da Zaia

L’ultimo ospite di “Autori in Costa“ 2025 è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. È l’uomo intorno al quale si è scatenata la battaglia sul “No“ al terzo mandato come governatore

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L’ultimo ospite di “Autori in Costa“ 2025 è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

Politico di debordante popolarità fra i suoi elettori e cittadini, è l’uomo intorno al quale si è scatenata la battaglia sul “No“ al terzo mandato come governatore e che lo ha visto costretto a prendere atto dell’impossibilità di candidarsi.

Al 99% avrebbe raccolto una larghissima vittoria e ora il Veneto si sente orfano, sensazione plastica avvertita durante l’incontro all’Hotel Delle Rose di Porto Cervo, durante il quale Luca Zaia ha parlato a tutto campo del Paese, degli equilibri politici e sopra ogni altra cosa della battaglia a cui ha consacrato un’intera carriera: l’autonomia del Veneto e più generale l’autonomia differenziata.

Cosa farà Luca Zaia? Lo abbiamo sempre scritto e ribadito anche a lui ieri: non è pensabile affrontare le elezioni regionali in Veneto bypassando Zaia, la sua popolarità, la sua influenza, i suoi numeri.

Fratelli d’Italia chiede la Regione, ma il presidente uscente più di concedere la “legittimità“ politica della richiesta non può fare.

Si vede che considererebbe quantomeno ‘singolare’ un’imposizione del genere, nel quadro dell’alleanza di governo e dopo aver speso parole di grande elogio per Giorgia Meloni. Eppure lui continua a ripetere: “decidono le segreterie dei partiti”. Aspetta e guarda.

Zaia fa di tutto per non far apparire la vicenda una questione personale, una fissazione, un peso, ma è anche naturale osservare come vorrebbe tanto restar lì, completare un lavoro che ama e che – si pensi ai più che lusinghieri risultati della sanità veneta – ha portato a un livello con pochi o nessun uguale in Italia.

Il futuro, però, resta un’ipotesi: cosa farà Luca Zaia? Il ministro no, su questo avremmo pochi dubbi dopo averlo ascoltato.

Il sindaco di Venezia può darsi, con la sua idea di sviluppare il ruolo della città nell’ambito dell’autonomia differenziata. Con un progetto e un’idea forte: “Venezia, città stato“.

Non si escludono, però, altre strade: su tutte, ruoli manageriali di altissimo livello nei colossi italiani, che sono quasi tutte aziende partecipate. Eni, Leonardo, Fincantieri: ipotesi e nulla più che però il governatore chiamato “Doge” non esclude a priori.

A fine serata si resta con tutti i dubbi, le curiosità e le opportunità sul tavolo.

Aspettando un autunno piuttosto caldo dalle parti di Venezia.

di Fulvio Giuliani

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