Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Politica Rai

L’eterna storia della Rai

Cambiano gli equilibri politici e i nuovi vincitori cambiano vertici e presenze nella televisione di Stato – la Rai – così come fecero i loro predecessori. Poi non cambia nulla
|

L’eterna storia della Rai

Cambiano gli equilibri politici e i nuovi vincitori cambiano vertici e presenze nella televisione di Stato – la Rai – così come fecero i loro predecessori. Poi non cambia nulla
|

L’eterna storia della Rai

Cambiano gli equilibri politici e i nuovi vincitori cambiano vertici e presenze nella televisione di Stato – la Rai – così come fecero i loro predecessori. Poi non cambia nulla
|
|
Cambiano gli equilibri politici e i nuovi vincitori cambiano vertici e presenze nella televisione di Stato – la Rai – così come fecero i loro predecessori. Poi non cambia nulla
Vabbè, è sempre la stessa storia: cambiano gli equilibri politici e i nuovi vincitori cambiano vertici e presenze nella televisione di Stato – la Rai – così come fecero i loro predecessori e come fecero loro stessi prima che i predecessori vincessero. Poi non cambia nulla. In questa roba, che sarebbe d’interesse pari a zero, se non fosse che ci tocca pagarla e che sarebbe bene smantellarla, anche perché i posti da lottizzare sono talmente tanti che i lottizzatori si trovano in difficoltà per mancanza di truppe, passando al riciclo dei transfughi, in questa roba ci sono alcune cose davvero curiose. Quella comica riguarda i comici, che per lo più sono classificati de sinistra, ma in realtà sono irridenti i politici in generale. Se la destra lottizzasse pensando alla costruzione del consenso per sé dovrebbe arruolare tutti i comici de sinistra, che fanno ridere di più di quei pochi che si dicono di destra, perché perculano i politici de sinistra. Prego rivedere i tormentoni che portarono male alla credibilità di Prodi o Rutelli, per non dire del sadismo verso D’Alema. Quella meno comica è che si agisce oggi come se la Rai fosse quella di Bernabei d’allora, dimostrando che a destra s’allocano quelli che meno hanno compreso il sovvertimento berlusconiano. I telegiornalisti che blandiscono i potenti sono tanti, ma piacciono soltanto alle rispettive tifoserie. Agli altri non gliene importa niente. Il che può misurarsi nei sempre più calanti indici d’ascolto.   di Sofia Cifarelli

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

La Nato soccorse gli Usa

10 Marzo 2025
Trump proclama che non difenderà “i Paesi Nato che non pagano abbastanza” e mette in dubbio l’ai…

Parlare senza capirsi, Zelensky da Trump senza interprete (e non solo)

10 Marzo 2025
Se il colloquio fra Zelensky e Trump ha preso una brutta piega è anche perché il presidente ucra…

Scissione

08 Marzo 2025
Meloni e Schlein convergono sulla difesa europea, laddove avrebbero avuto idee contrarie se foss…

Il pacifismo facilone di Pd e M5S

07 Marzo 2025
Passano i decenni, ma una certezza resta: una quota consistente di forze politiche sarà sempre p…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI