Quando ci saremo liberati dalla pandemia avremo, finalmente, riconquistato la libertà da tante discussioni inutili e strampalate. Speriamo accada presto. Fra le conseguenze di questa lunga e non bella stagione c’è anche l’ossessione del ripetere sempre le stesse cose.
Sicché non ho voglia di parlare dei no-vax. Basta, sono soltanto degli svalvolati che sperano d’avere incontrato una battaglia d’identità e di vita: chi per la libertà, chi contro il mercato, chi contro le lobby, tutti assieme contro cultura, scienza e buon senso. Passerà e passeranno. Quel che capita, però, prescinde completamente da questa specifica sbandata, anche se i dati arrivano da lì.
Il giro d’affari delle sponsorizzazioni social, per i gruppi che ritengono i vaccini siano siero demoniaco, ha superato il miliardo di euro all’anno. Essendo in mano a pochi, i profitti sono succosi.
Per fidelizzare le persone – tracciate digitalmente – si diffondono balle, si costruiscono complotti, si producono filmati visti i quali ciascun troglodita pensa d’avere capito la biologia, s’intestano le cretinate al prof. Sounasega e alla professoressa Capitouncavolo, fidandosi del fatto che chi beve quella roba ha palato ignaro e credulo.
Certo, ovvio: chiunque abbia senno fugge. Ma quelli che restano sono un buon mercato. Gli vendi anche i gadget e provi a fargli comprare pillole del nulla, nel migliore dei casi placebo, contenenti polvere di niente, naturalmente naturali. Altri quattrini. Finirà con i no-vax? Scordatevelo. C’era prima e ci sarà dopo.
Provate a leggere il libro di Tara Westover, “L’educazione”. Una famiglia con padre e madre fuori di testa. Si dicono mormoni, in realtà sono esaltati. Mai un medico, mai una medicina. Capitano incidenti, anche gravi, ma ci si cura con le erbette, le pomatine che fa la mamma, le tisane. Il padre prende fuoco, è prossimo alla morte, resta sfigurato, mutilato, inerte, ma non muore.
La figlia se ne va, fugge via da quell’inferno. Ma quando torna a casa li ritrova ricchi e con tanta gente che lavora per sua madre: si era diffusa la notizia e tanti americani volevano comprare le sue medicine da cretini, le sue pozioni di minchioneria e lei, la madre, produceva e vendeva.
Gli squilibrati non li ha inventati la pandemia, esistevano e le sopravvivranno. Tara se li è trovati in casa, li ha visti da vicino e ne ha tratto un libro molto bello, in cui compaiono per quel che sono: invasati pericolosi per i figli, ma interessanti per chi non li conosce. Che è poi la chiave di sempre: senza ignoranza roba simile non è possibile.
di Gaia Cenol
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