Disvelamento non necessario e suggestivo
In Germania è andato in onda in tv il più grande coming out collettivo della storia della Chiesa cattolica: oltre 100 confessioni che hanno già centrato l’obiettivo di smuovere l’opinione pubblica e riaccendere un dibattito.
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Disvelamento non necessario e suggestivo
In Germania è andato in onda in tv il più grande coming out collettivo della storia della Chiesa cattolica: oltre 100 confessioni che hanno già centrato l’obiettivo di smuovere l’opinione pubblica e riaccendere un dibattito.
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Disvelamento non necessario e suggestivo
In Germania è andato in onda in tv il più grande coming out collettivo della storia della Chiesa cattolica: oltre 100 confessioni che hanno già centrato l’obiettivo di smuovere l’opinione pubblica e riaccendere un dibattito.
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In Germania è andato in onda in tv il più grande coming out collettivo della storia della Chiesa cattolica: oltre 100 confessioni che hanno già centrato l’obiettivo di smuovere l’opinione pubblica e riaccendere un dibattito.
Sono preti, suore ma anche insegnanti di religione ed educatori. In tv in Germania è andato in onda il più grande coming out collettivo della storia della Chiesa cattolica. Oltre 100 persone che hanno deciso di dichiarare pubblicamente di essere omosessuali, lesbiche, bisessuali o transgender. A rischio di essere licenziati o destituiti dai propri incarichi, ovviamente. Siamo negli anni in cui i diritti della comunità Lgbt+ hanno fatto enormi balzi in avanti.
Certo rimane il fatto che preti e suore, se cattolici, fanno voto di castità e quindi in realtà non si comprende esattamente la necessità di sapere quale sia il loro orientamento sessuale. A meno che di pari passo non vada pure la richiesta di poterla vivere quella sessualità, ma in questo caso si andrebbero a scomodare proprio i fondamenti dell’istituzione. E infatti qualcuno fra loro sottolinea che questo coming out non deve cambiare nulla, per quanto concerne il proprio impegno alla castità. Altri invece si spingono appunto a sostenere che sia ‘disumano’ imporre l’astinenza.
Questa però è un’altra storia, che nulla c’entra con l’orientamento sessuale o con qualche battaglia per i diritti. Sicuramente queste confessioni in tv hanno già centrato l’obbiettivo di smuovere l’opinione pubblica e riaccendere un dibattito. Che però non concerne tanto se un prete o una suora siano attratti da un uomo o da una donna quanto se quel voto di castità abbia senso, soprattutto se sia realistico o se ormai non sia soltanto una foglia di fico.
Di Gaia Bottoni
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