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Fonti energetiche e interessi in Europa

Non è pensabile che in Europa ogni Stato dica la sua sulla questione della decarbonizzazione. Il nuovo regolamento che include gas e nucleare implicherà solo piccole modifiche ma deve essere chiaro che di questi non si può fare a meno. L’alternativa è il suicidio
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Fonti energetiche e interessi in Europa

Non è pensabile che in Europa ogni Stato dica la sua sulla questione della decarbonizzazione. Il nuovo regolamento che include gas e nucleare implicherà solo piccole modifiche ma deve essere chiaro che di questi non si può fare a meno. L’alternativa è il suicidio
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Fonti energetiche e interessi in Europa

Non è pensabile che in Europa ogni Stato dica la sua sulla questione della decarbonizzazione. Il nuovo regolamento che include gas e nucleare implicherà solo piccole modifiche ma deve essere chiaro che di questi non si può fare a meno. L’alternativa è il suicidio
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Non è pensabile che in Europa ogni Stato dica la sua sulla questione della decarbonizzazione. Il nuovo regolamento che include gas e nucleare implicherà solo piccole modifiche ma deve essere chiaro che di questi non si può fare a meno. L’alternativa è il suicidio
Nel vocabolario del nostro tempo una parola s’avanza: tassonomia. Seguita da un aggettivo: verde. Trattasi di una classificazione degli investimenti ritenuti finanziabili per l’ambiente, dall’Unione europea. Su questo è in corso una battaglia politica. Una battaglia che investe il travaglio della Germania dove – archiviata la Merkel – si chiudono le centrali nucleari e i Verdi sono al governo. Una battaglia che riguarda il gas, sicuramente inquinante (ma meno di altre fonti fossili) e la dipendenza europea dalle forniture, a cominciare dalla Russia. Ma senza gas e nucleare in Europa si spegnerebbero interi Paesi come l’Italia, la Germania e la Francia, cioè tutto. Perciò occorre mettere alcuni puntini sulle i. Primo: non è che ogni Paese europeo può dire la propria sul tema, visto che decide la Commissione Ue. E la Commissione – secondo puntino – ha scelto: adotterà il 2 febbraio il regolamento che include gas e nucleare e saranno possibili solo «piccole modifiche». Terzo e ultimo, il buonsenso: oggi togliere il gas e il nucleare significherebbe spegnere la luce. Un suicidio e neppure assistito.   di Massimiliano Lenzi

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