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Gli italiani e “L’era del lavoro libero”

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Si è tenuto, presso la Camera dei Deputati, l’incontro sui profondi cambiamenti in corso nel mondo del lavoro e delle risorse umane dal titolo: “L’era del lavoro libero”
L'era del lavoro libero

Gli italiani e “L’era del lavoro libero”

Si è tenuto, presso la Camera dei Deputati, l’incontro sui profondi cambiamenti in corso nel mondo del lavoro e delle risorse umane dal titolo: “L’era del lavoro libero”
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Gli italiani e “L’era del lavoro libero”

Si è tenuto, presso la Camera dei Deputati, l’incontro sui profondi cambiamenti in corso nel mondo del lavoro e delle risorse umane dal titolo: “L’era del lavoro libero”
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Solo il 4% dei lavoratori italiani si dichiara soddisfatto del proprio lavoro, mentre il 50% degli under quaranta cerca di cambiarlo ogni anno. Anche alla luce di dati così “estremi” si è tenuto presso la Camera dei Deputati l’incontro sui profondi cambiamenti in corso nel mondo del lavoro e delle risorse umane dal titolo: “L’era del lavoro libero”, voluto da GIDPHRDA (Gruppo Intersettoriale Direttori del PersonaleHuman Resources Directors Association) in collaborazione con Job Farm. Una messa a fuoco di un punto di vista tecnico, arricchito anche dalla presentazione del libro di Francesco Delzio, “L’era del lavoro senza vincoli né barriere. Siamo pronti a questa rivoluzione?”. Gli onori di casa sono dell’Onorevole Andrea Mascaretti, membro della Commissione Lavoro della Camera, che si concentra su semplificazione, taglio del cuneo fiscale e detassazione dei premi di produttività e straordinari. Temi che tornano nello svilupparsi del dibattito, come emerge nella testimonianza di Marina Verderajme – Presidente nazionale GIDP/HRDA. La pandemia e le crisi in corso hanno obbligato gli HR manager a rivedere tutte le convenzioni organizzative e i nuovi capisaldi sono flessibilità e tecnologia: questi i punti di fondo. “Le persone hanno colto in un momento di difficoltà l’opportunità di riorganizzarsi – incalza Verderajme – ed il governo deve supportare questi cambiamenti, partendo dalla revisione della contrattualistica.” Dalla flessibilità organizzativa alla formazione, il ponte gettato da Lucio Tubaro, Direttore risorse umane BTicino SpA. “La riflessione per tutti oggi è come fare evolvere il mondo dell’istruzione superiore e dell’accademia, ovvero delle professioni”. Non potevano mancare, infine, spunti sulla necessità di una diversa conciliazione tempi di vita e lavoro. È Pietro Paolo Origgi, Direttore risorse umane Danone Italia e Grecia, a fissare la questione: “il supporto alla genitorialità è ormai fondamentale. Da oltre dieci anni, per fare un esempio, integriamo la maternità facoltativa e aumentiamo il numero dei congedi per i papà”.   di Laura Malfatto

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