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Sara Benci, dopo la frase detta in diretta tv durante la presentazione di Dybala alla Roma

Il calcio perso nella volgarità degli ultras

Una gogna semplicemente disgustosa quella che ha vissuto la giornalista di Sky Sport, Sara Benci, dopo la frase detta in diretta tv durante la presentazione di Dybala alla Roma
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Il calcio perso nella volgarità degli ultras

Una gogna semplicemente disgustosa quella che ha vissuto la giornalista di Sky Sport, Sara Benci, dopo la frase detta in diretta tv durante la presentazione di Dybala alla Roma
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Il calcio perso nella volgarità degli ultras

Una gogna semplicemente disgustosa quella che ha vissuto la giornalista di Sky Sport, Sara Benci, dopo la frase detta in diretta tv durante la presentazione di Dybala alla Roma
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Una gogna semplicemente disgustosa quella che ha vissuto la giornalista di Sky Sport, Sara Benci, dopo la frase detta in diretta tv durante la presentazione di Dybala alla Roma
La gogna a cui è stata sottoposta la giornalista di Sky Sport Sara Benci è semplicemente disgustosa. La conduttrice – sempre equilibrata, preparata e (come si sarebbe detto in tempi più civili) “a modo” – è stata esposta al pubblico ludibrio per la ‘colpa’ di non aver sentito e stigmatizzato i cori beceri riservati da alcuni tifosi della Roma ai detestati ‘cugini’ della Lazio, in occasione della presentazione di Paulo Dybala in maglia giallorossa. Non bastando il solito schifezzario social, sempre pronto ad accanirsi sulla vittima di turno, il carico da 90 è stato messo direttamente dalla società Lazio, cui non è parso vero poter tener botta proprio a quelle frange più esagitate di propri supporter, con cui peraltro da anni il club di Lotito è in guerra dichiarata. Nessuno che si sia preoccupato di fare due più due, di considerare banalmente che per una televisione con gli interessi di Sky Sport e colleghi sempre attenti al massimo equilibrio sarebbe stato semplicemente inconcepibile appoggiare una becera cafonata come quella captata dalla diretta tv. Evidentemente, per molti cervelli fini (nel senso di impalpabili come carta velina) dev’essere inaudito che qualcuno possa non essere animato da retropensieri, malignità e volgare malizia. Questo è uno dei veri drammi del nostro calcio: essere schiavo non solo delle frange estreme del tifo ma di una mentalità ottusa e retrograda. Chiunque se ne faccia interprete e complice è responsabile della continua erosione di tifosi e passione per il nostro amato pallone. Di Diego de la Vega

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