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Il fenomeno dei silent reading party

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Lo smartphone spento, relax e momenti di lettura silenziosa condivisi con persone sconosciute. Ecco cosa sono i silent reading party

Silent reading party

Il fenomeno dei silent reading party

Lo smartphone spento, relax e momenti di lettura silenziosa condivisi con persone sconosciute. Ecco cosa sono i silent reading party

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Il fenomeno dei silent reading party

Lo smartphone spento, relax e momenti di lettura silenziosa condivisi con persone sconosciute. Ecco cosa sono i silent reading party

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Lo smartphone spento, relax e momenti di lettura silenziosa condivisi con persone sconosciute. Si chiamano silent reading party e sono incontri a base di tranquillità, silenzio, disconnessione digitale e lettura. Un fenomeno nato negli Stati Uniti che negli ultimi anni è diventato popolare anche in Italia. «Ci si incontra preferibilmente in luoghi a contatto con la natura come ville, giardini, chiostri» spiega Jean Luc Bertoni, promotore di diverse iniziative in Umbria e titolare della Bertoni Editore. «Ogni partecipante porta il suo libro, si mette comodo, spegne il cellulare e condivide un paio d’ore di immersione nella lettura, in assoluto silenzio». A differenza di altri eventi sociali, il focus principale dei silent reading party non è la conversazione o l’interazione diretta, ma il piacere di leggere un libro vivendo un’esperienza a base di calma e tranquillità.

Continua Bertoni: «La predilezione per location a contatto con la natura è legata non solo alla maggiore propensione di quei luoghi all’assenza di rumori molesti, ma anche alla voglia di vivere un’esperienza con la naturalità della persona al centro». Insomma, una maggiore connessione sociale raggiunta attraverso la disconnessione digitale e il silenzio. «C’è ancora uno zoccolo duro che resiste alle tentazioni mediatiche dei social e dell’iperconnessione. Per questo anche noi abbiamo puntato sui silent reading party e, per incentivare il senso di comunità, a lettura ultimata proponiamo un picnic ai partecipanti, in modo da unire natura e socializzazione» spiega Federico Daga, vicepresidente dell’associazione “L’Angolo del pensiero” che gestisce un parco pubblico a Codiverno di Vigonza, nel Padovano.

Partecipare a un silent reading party aiuta le persone a focalizzarsi sulle emozioni restituite da un’opera letteraria, senza interruzioni esterne. Nonostante il silenzio, questo tipo di esperienza contribuisce a creare un senso di comunità tra i lettori che condividono lo stesso spazio e la stessa passione. «Questo avviene perché abbiamo bisogno di un’altra forma di socialità che ci permetta di stare davvero insieme e condividere momenti significativi» osserva Laura Russo, psicologa e consigliere segretario dell’Ordine degli psicologi della Campania. «È qualcosa a cui non siamo più abituati perché la nostra routine quotidiana ci porta a fare più cose contemporaneamente, a essere iperproduttivi e sempre connessi. Più che ascoltare, ‘guardiamo’ immagini e video, siamo distratti da suoni e stimoli costanti». Eppure voler staccare la spina appare perfettamente umano: «Il silenzio favorisce creatività, immaginazione, relax. E accompagna il comune desiderio di fermarsi un attimo e diventare per un paio d’ore semplicemente non reperibili» conclude Russo.

di Valentina Monarco

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