app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
invidia-cecilia-sala

L’invidia che uccide l’umanità

Nella vicenda di Cecilia Sala, oltre a ignoranza, ideologia, posizioni politiche scontate o stupide, c’è un elemento di fondo: l’invidia

|

L’invidia che uccide l’umanità

Nella vicenda di Cecilia Sala, oltre a ignoranza, ideologia, posizioni politiche scontate o stupide, c’è un elemento di fondo: l’invidia

|

L’invidia che uccide l’umanità

Nella vicenda di Cecilia Sala, oltre a ignoranza, ideologia, posizioni politiche scontate o stupide, c’è un elemento di fondo: l’invidia

|
|

Nella vicenda di Cecilia Sala, oltre a ignoranza, ideologia, posizioni politiche scontate o stupide, c’è un elemento di fondo: l’invidia

Una riflessione pubblicata ieri da Federica Marotti mi ha costretto a riguardare – meglio a ripensare – tanti commenti ricevuti anche al mio post seguito all’arresto illegale di Cecilia Sala in Iran.

Non mi sorprendo più di nulla da tempo e cerco di obbligarmi a guardare il meno possibile certe idiozie che vengono vomitate su chiunque ci metta un po’ di passione, impegno, modestia e disponibilità verso gli altri nel proprio lavoro. Quale esso sia.

Sono così assuefatto da guardare oltre, commentare solo in rari casi, quando si eccede in volgarità, pretestuosità o idiozia conclamata. Aver dovuto leggere e ascoltare tonnellate di guano su una brava giornalista colpevole solo di voler fare il proprio lavoro sul campo mi obbliga a tornare sul punto. Oltre l’ignoranza, oltre l’ideologia d’accatto, le posizioni politiche più scontate o stupide (quali esse siano, da sinistra a destra, passando per tutti i centri di questo mondo), credo che ci sia un elemento di fondo: l’invidia.

Questa gente è invidiosa, perché capisce o semplicemente ha un barlume di coscienza che rispetto al proprio piattume, alla loro prosopopea pari solo al nulla che riescono a esprimere, la vita di chi è animato da passione, interessi, disponibilità verso gli altri è un’altra galassia. Una dimensione incommensurabile, irraggiungibile. E questo genera rabbia e cattiveria.

Se le unite a una faciloneria tipica dei nostri tempi – in cui si ha l’assurda pretesa di spiegare realtà a elevata complessità con una manciata di parole d’ordine e da cui ci può salvare solo lo studio e il lavoro di tutti i giornalisti inviati sul campo, soprattutto nelle condizioni più complesse – avrete un’idea del perché di questo stupidario infinito.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

 “L’isola che non c’è” è in vendita: il curioso caso di Punta Pennata

15 Gennaio 2025
La Regione Campania in “trattativa riservata” per riprendersi il tesoro nascosto di Bacoli

Annegare in una tazzina di caffè

15 Gennaio 2025
Esiste un’intensa filosofia sul caffè da bere fumante nella tazza che scotta, mentre l’aroma inc…

Gioventù bruciata: le manifestazioni di piazza e la violenza

14 Gennaio 2025
L’Italia è diventata un Paese rabbioso. Il clima che si respira nella vita pubblica è aggressivo…

Via libera ai gay in seminario

13 Gennaio 2025
La Cei ha approvato, in via sperimentale per tre anni, una norma che consentirà agli omosessuali…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI