Lotta allo spreco alimentare
La proposta della Commissione europea, ai Paese membri dell’Unione, per evitare lo spreco di cibo. Serve più chiarezza.
| Società
Lotta allo spreco alimentare
La proposta della Commissione europea, ai Paese membri dell’Unione, per evitare lo spreco di cibo. Serve più chiarezza.
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La proposta della Commissione europea, ai Paese membri dell’Unione, per evitare lo spreco di cibo. Serve più chiarezza.
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La proposta della Commissione europea, ai Paese membri dell’Unione, per evitare lo spreco di cibo. Serve più chiarezza.
Oltre che una sacrosanta indicazione di sicurezza, la data di scadenza degli alimenti è da sempre fonte di una non indifferente quota di sprechi. Come intuitivo, non tutti i prodotti sono uguali e non tutte le date di scadenza sono identiche, tanto meno categoriche. Fra lo yogurt o i latticini e un formaggio come il parmigiano ci sarà sempre un’enorme differenza. Per tacere di cibi inscatolati, la cui data di scadenza è spesso poco più di un’indicazione dovuta. Sta di fatto che per numerosi consumatori la data indicata sull’etichetta costituisce una dead line da rispettare con rigore, portando dritto nella spazzatura quantità impressionanti di cibo. La Commissione europea ha pertanto presentato ai Paesi membri dell’Unione una proposta di parziale modifica al regolamento delle date di scadenza, ipotizzando di aggiungere alla tradizionale «Da consumarsi preferibilmente entro il» (che di per sé indica la non perentorietà della scadenza stessa) la formula «Spesso buono oltre».
Qui è doveroso fermarsi e invitare tutti a una sana riflessione: la lotta agli sprechi alimentari è sacrosanta, ma condurla entrando direttamente nel campo dell’indeterminatezza assoluta non ci sembra la migliore delle strade da seguire. Una qualche soluzione meno pilatesca crediamo la si possa trovare, sforzandosi giusto un po’. Anche questo giornale è da leggere preferibilmente oggi, ma abbiamo la presunzione che resti interessante anche oltre. Spesso, s’intende, non sempre.
Di Marco Sallustro
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